Ieri la lunga arringa degli avvocati
Riziero Angeletti e Francesco Zacheo. Sentenza attesa per il 24 ottobre
La scomparsa di Guerrina Piscaglia: ieri in tribunale ad Arezzo è stato il
giorno dell'arringa dei difensori di Padre Gratien Alabi, accusato di aver
ucciso la donna (della quale non si hanno più notizie dal 1° maggio 2014) e di
averne distrutto il cadavere. Un'arringa durata 8 ore, al termine della quale
gli avvocati Riziero Angeletti e Francesco Zacheo hanno chiesto l'assoluzione
per il frate congolese perché "il fatto non sussiste", mancando la
prova che Guerrina sia effettivamente morta. Non ci sono le prove di un delitto
e ci si potrebbe benissimo trovare davanti anche a un suicidio. Angeletti e
Zacheo hanno puntato tutto sull'esistenza del ragionevole dubbio (a partire
dalle testimonianze che collocherebbero Guerrina viva e vegeta lungo la
Marecchiese nei minuti in cui secondo l'accusa si sarebbe consumato l'omicidio)
e sulla lesione dei diritti di difesa – perpetrati, secondo Angeletti con
indagini poco approfondite. Lunedì 24 ottobre – giorno del compleanno di
Guerrina – ci saranno le repliche di pubblica accusa e parti civile. Un'ora per
le osservazioni e le puntualizzazioni. Quindi si riunirà la camera di
consiglio. Molto probabilmente saranno necessarie ore per giungere ad un
verdetto. La lettura della sentenza è attesa entro la serata.(Fonte:saturnonotizie.it)
0 commenti:
Posta un commento