"In alternativa,
metteteci con il Casentino senza Arezzo perchè altrimenti i centri decisionali
si allontanerebbero ancora di più dai nostri luoghi", aggiunge Santucci
Evitare di smantellare il distretto socio-sanitario della Valtiberina con
sede a Sansepolcro; in alternativa, sarebbe preferibile un accorpamento con il
Casentino. È questa la specifica richiesta di Alberto Santucci (nella foto),
sindaco di Badia Tedalda e vicepresidente dell'Unione dei Comuni, che proprio
stamani consegnerà una specifica "lettera di raccomandazione"
agli assessori regionali Vincenzo Ceccarelli e Federica Fratoni, ma
destinatario della missiva è anche il governatore della Regione, Enrico Rossi.
Un invito accorato da parte di Santucci a ripensare le strategie di
riorganizzazione e riassetto dei distretti, tenendo in considerazione le esigenze
di territori di confine e per giunta montani e disseminati, alle prese con
carenza di servizi, isolamento viario e popolazione anziana, non dimenticando i
problemi climatici di chi abita in altura. La richiesta primaria è dunque
quella di mantenere l'autonomia della zona sanitaria della Valtiberina, che
coordina, gestisce ed eroga i propri servizi sia per l'ospedale comprensoriale
di Sansepolcro che per il territorio dei sette Comuni. "In via
subordinata, se proprio la vallata dovesse perdere la sua autonomia – dichiara
Santucci – chiedo di andare insieme al Casentino e non anche alla zona di
Arezzo, perché Valtiberina e Casentino, oltre ad avere territorî attigui,
evidenziano anche caratteristiche e numeri simili e in più collaborano già da
tempo insieme al progetto comune delle aree interne denominato "I Monti
dello Spirito". Nessun pregiudizio, ovviamente, per il capoluogo di
provincia, ma è chiaro che Arezzo opera con i grandi numeri e con la sua
distanza geografica finirebbe per inglobare le due vallate montane,
allontanando ancora di più dai luoghi dei bisogni primari i centri decisionali,
organizzativi ed erogativi dei servizi. La speranza – conclude il primo
cittadino di Badia - è che la mia lettera possa trovare accoglimento; la
situazione del Comune di cui sono sindaco è ulteriormente particolare: oltre a
essere una realtà montana che dista quasi 70 chilometri da Arezzo e posta al
confine con Marche ed Emilia Romagna, ha anche l'isola amministrativa di Ca'
Raffaello in territorio romagnolo, ancor più lontana".
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