Il 45enne congolese Gratien Alabi è stato arrestato il 23
aprile a Roma con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere
Andrà ai domiciliari in convento padre Graziano, il
frate congolese arrestato il 23 aprile a Roma nell'ambito dell'inchiesta su Guerrina
Piscaglia, la donna scomparsa a Ca' Raffaello (Arezzo) nel 2014. Lo ha deciso
il Tribunale del riesame di Firenze, disponendo che a Gratien Alabi venga
applicato un braccialetto elettronico. Il religioso, accusato di omicidio e di
occultamento di cadavere, comparirà venerdì a processo in Corte d'Assise.
Guerrina Piscaglia, padre Graziano ai domiciliari: venerdì
il processo
Sono 130 i testimoni che verranno ascoltati nel corso del
processo. I legali di padre Graziano, gli avvocati Francesco Zacheo e Riziero
Angeletti, avevano fatto ricorso al riesame dopo la decisione del giudice di
Arezzo di rigettare l'istanza di scarcerazione.
Prima di scomparire il primo maggio 2014 dalla frazione di
Badia Prataglia, nell'Aretino, Guerrina avrebbe confessato a padre Gratien
Alabi di essere incinta, rivelandogli che proprio lui era il padre del bimbo.
Il religioso si era però difeso: "Mai avuti rapporti sessuali con
lei".
0 commenti:
Posta un commento