Entrano comuni del senese e del fiorentino,
mentre Badia Tedalda e Sestino saranno "venduti" alle Marche
Molto presto la Regione Toscana potrebbe
essere rivoluzionata dal progetto presentato dall'assessore regionale Vittorio
Bugli, il quale prevede la chiusura di una cinquantina di comuni, ma cosa
succederebbe in provincia di Arezzo? La provincia (ci sarà ancora?) verrà
suddivisa in soli sei comuni:
AREZZO: Arezzo, Castiglion Fibocchi, Capolona, Civitella, Monte San Savino
e Subbiano
CORTONA: Cortona e Castiglion Fiorentino
CASENTINO: Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi
della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio Stia e Talla
VALDICHIANA: Foiano, Lucignano, Marciano più le new entry senesi Sinalunga, Torrita e Trequanda
VALDARNO: Bucine, Cavriglia, Castefranco-Piandiscò, Laterina, Loro
Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni, Terranuova e le fiorentine Figline-Incisa e Reggello
VALTIBERINA: Anghiari, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano e
Sansepolcro
Tutto questo, sempre a quanto riferisce
l'assessore e reso noto dall'Irpet (Istituto Regionale Programmazione Economica
della Toscana) comporterà un risparmio economico di circa 400 milioni. Come
potete vedere dallo schema i comuni di Badia Tedalda e Subbiano sono stati
"venduti" alle Marche. Un progetto realizzabile o i "campanili
toscani" avranno ancora la meglio sui progetti?
0 commenti:
Posta un commento