Mesi
di silenzio, sia da uomo libero che da detenuto, poi ieri quasi otto ore sotto
torchio a negare praticamente tutto. E’ stato un vero e proprio interrogatorio
fiume quello sostenuto ieri da Padre Gratien Alabi con il sostituto procuratore
Marco Dioni.
Il
sacerdote congolese dietro le sbarre ad Arezzo con l’accusa di omicidio e
occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia, la povera donna di Ca’Raffaello
di cui non si hanno più notizie dal lontanissimo 1° maggio 2014, era assistito
davanti al magistrato dall’avvocato Francesco Zacheo, il primo ad arrivare già
alle 9.
“E’
una giornata importantissima” si è rivolto ai cronisti già in attesa. Circa
un’ora dopo ecco il magistrato, accompagnato dai carabinieri che hanno seguito
le indagini (in primis il capitano Francesco Di Costanzo) e rimasto invece
abbottonato.
In
pausa pranzo ecco le prime indiscrezioni: “Finora - abbiamo parlato dello Zio
Francesco, da ora in poi affronteremo la questione del telefonino di Guerrina”
ha spiegato ancora il legale, Zacheo, uscendo per mangiare qualcosina. Prima di
vederlo tornare si è dovuto attendere oltre le 17, tradotto in totale più di
sette ore di faccia a faccia. Una maratona in cui padre Graziano ha affrontato
i vari nodi spinosi.
Il
religioso ha negato di aver visto Guerrina quel 1° maggio oramai purtroppo
tristemente famoso, spiegando: “Con la sua famiglia avevo un rapporto solo da
parroco con dei parrocchiani e di amicizia”. Prima, a quanto trapelato, si era
soffermato sul mister X dell’intera vicenda, tornando a ribadire: “Zio
Francesco? E’ un nordafricano con accento francese di circa 50 anni”. Infine,
sull’altro punti che ha spinto gli inquirenti verso di lui e su cui avrebbe
risposto c’è anche il famoso sms infarcito di errori di italiano inviato con il
cellulare di Guerrina a un altro religioso che la donna non aveva nemmeno in
rubrica.
“Il
cellulare della donna io non l’ho mai avuto” avrebbe detto al magistrato. Un
rigetto di ogni accusa quindi, anche se in sette ore il sacerdote avrà detto
tanto altro. E ora l’avvocato Zacheo si presenta a presentare domanda per gli
arresti domiciliari.
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