Delusione
per i familiari di Guerrina Piscaglia dopo l’interrogatorio di padre Gratien
Alabi: il religioso non avrebbe fornito nessun nuovo elemento utile alle
indagini e presto potrebbe essere rinviato a giudizio.
A
qualche giorno dall’interrogatorio fatto in carcere a padre Gratien Alabi, il
sacerdote 45enne di origini congolesi in carcere dal 23 aprile 2015 con
l’accusa di essere responsabile della sparizione e morte di Guerrina Piscaglia,
indiscrezioni dell’ultim’ora darebbero imminente il suo rinvio a giudizio.
L’indagato,
non avendo infatti fornito al pm nuovi elementi che lo scagionassero o che
comunque sciogliessero i quesiti cardine del quadro accusatorio a suo carico,
potrebbe quindi essere presto processato. Secondo quanto riportato da Il
Corriere di Arezzo, infatti, il pm Marco Dioni e il procuratore capo Roberto
Rossi potrebbero procedere in tempi celeri al rinvio a giudizio del religioso.
Tanta
la delusione dei familiari di Guerrina Piscaglia, che si aspettavano durante
l’interrogatorio emergesse la verità sulla scomparsa della casalinga. I legali
del marito Mirco Alessandrini, Francesca Faggiotto e Nicola Detti, certi che il
loro assistito (indagato per false dichiarazioni al Gip) sarà presto
prosciolto, hanno detto in merito al colloquio in carcere tra padre Gratien e
il pm: “Occasione persa per dire la verità”.
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