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    lunedì 22 giugno 2015

    Un' esperienza con gli immigrati a Sestino

    Una quindicina di senegalesi, dopo le rotte mediterranee, approdati in Italia, sono stati ospitati in una struttura privata a Ponte Presale

    Sono  arrivati a Sestino a fine  estate del 2014. Una quindicina di senegalesi, dopo le rotte mediterranee,  approdati in Italia, sono stati ospitati in una struttura privata a Ponte Presale, in collaborazione con la Confraternita di  Misericordia di Badia Tedalda, ubicata a nemmeno un chilometro dalla struttura in comune  di Sestino. E ovviamente in accordo con l'amministrazione comunale competente  territorialmente.
    Giovani, soli, alla ricerca di un futuro.
    Ma non si sono sentiti, né si sono trovati soli. Si è messa in moto in maniera concreta e civile una "politica"  di solidarietà, basata sul volontariato. L'amministrazione comunale  di Sestino, che già sperimenta da qualche decennio presenze multietniche   che lavorano in ogni settore- dalla fabbrica all'assistenza agli anziani - ha voluto affrontare  il problema con senso pratico  e umano. "Come  amministrazione – spiega il sindaco Marco Renzi -  ci siamo incontrati con questo gruppo di giovani e li abbiamo trovati molto disponibili. La nostra realtà non offre  grandi possibilità e la stessa lontananza  dai centri cittadini dove servizi e opportunità culturali e di mediazione sono, almeno sulla carta, molto più numerose, ha immaginato un piccolo ma significativo percorso di "collaborazione". E' nato così un "contratto" basato sul volontariato per  impegnare i giovani senegalesi in lavori di manutenzione e di pulizia nell'ambito del comune  di Sestino".
    Da mesi,  a seconda delle esigenze, a gruppi,  gli immigrati lavorano non solo a Ponte Presale ma in varie frazioni e nello stesso capoluogo. La stagione  estiva e un denso programma di eventi richiedono una particolare attenzione al decoro cittadino. Un percorso fatto con una "catena"  di volontariato: a Sestino, infatti, è nata di recente l'associazione "Amo Sestino", della quale fanno parte cittadini e amministratori, che nei week-end, lasciato il lavoro professionale, si caricano di attrezzature e puliscono, restaurano, tagliano erba, innalzano nuove staccionate. A  questi operatori,  anch'essi volontari, che così fanno da assistenti, si affiancano i senegalesi; quando occorre si muovono con i mezzi della Confraternita  di Badia Tedalda.
    Domenica, 21 giugno, sono stati di nuovo a Sestino: contenti di trovarsi tra la gente e di fare  lavori utili, come volontari, hanno tutti ripetuto. Oggi splendono belle Piazza della Misericordia, Vicolo Cavallini,  Viale  dei Tigli, gli  ingressi alla biblioteca e al Museo archeologico, le aree  attorno alla pieve  di S.Pancrazio.
    Un segnale di grande civiltà, soprattutto nel clima  generale  di questi  giorni, si può chiosare.

    (Giancarlo  Renzi)
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