Una quindicina di senegalesi, dopo le
rotte mediterranee, approdati in Italia, sono stati ospitati in una struttura
privata a Ponte Presale
Sono arrivati a
Sestino a fine estate del 2014. Una
quindicina di senegalesi, dopo le rotte mediterranee, approdati in Italia, sono stati ospitati in
una struttura privata a Ponte Presale, in collaborazione con la Confraternita
di Misericordia di Badia Tedalda,
ubicata a nemmeno un chilometro dalla struttura in comune di Sestino. E ovviamente in accordo con
l'amministrazione comunale competente
territorialmente.
Giovani, soli, alla ricerca di un futuro.
Ma non si sono sentiti, né si sono trovati soli. Si è messa
in moto in maniera concreta e civile una "politica" di solidarietà, basata sul volontariato.
L'amministrazione comunale di Sestino,
che già sperimenta da qualche decennio presenze multietniche che lavorano in ogni settore- dalla fabbrica
all'assistenza agli anziani - ha voluto affrontare il problema con senso pratico e umano. "Come amministrazione – spiega il sindaco Marco
Renzi - ci siamo incontrati con questo gruppo
di giovani e li abbiamo trovati molto disponibili. La nostra realtà non
offre grandi possibilità e la stessa
lontananza dai centri cittadini dove
servizi e opportunità culturali e di mediazione sono, almeno sulla carta, molto
più numerose, ha immaginato un piccolo ma significativo percorso di
"collaborazione". E' nato così un "contratto" basato sul
volontariato per impegnare i giovani
senegalesi in lavori di manutenzione e di pulizia nell'ambito del comune di Sestino".
Da mesi, a seconda
delle esigenze, a gruppi, gli immigrati
lavorano non solo a Ponte Presale ma in varie frazioni e nello stesso
capoluogo. La stagione estiva e un denso
programma di eventi richiedono una particolare attenzione al decoro cittadino.
Un percorso fatto con una "catena"
di volontariato: a Sestino, infatti, è nata di recente l'associazione
"Amo Sestino", della quale fanno parte cittadini e amministratori,
che nei week-end, lasciato il lavoro professionale, si caricano di attrezzature
e puliscono, restaurano, tagliano erba, innalzano nuove staccionate. A questi operatori, anch'essi volontari, che così fanno da
assistenti, si affiancano i senegalesi; quando occorre si muovono con i mezzi
della Confraternita di Badia Tedalda.
Domenica, 21 giugno, sono stati di nuovo a Sestino: contenti
di trovarsi tra la gente e di fare
lavori utili, come volontari, hanno tutti ripetuto. Oggi splendono belle
Piazza della Misericordia, Vicolo Cavallini,
Viale dei Tigli, gli ingressi alla biblioteca e al Museo
archeologico, le aree attorno alla
pieve di S.Pancrazio.
Un segnale di grande civiltà, soprattutto nel clima generale
di questi giorni, si può
chiosare.
(Giancarlo Renzi)
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