L’attrice italiana star di pellicole erotiche e film d’autore si è spenta a
Ladispoli all’età di 74 anni. La Antonelli, che in realtà si chiamava Laura
Antonaz ed era nata in Croazia a Pola il 28 novembre del 1941, aveva rilasciato
un’intervista quattro anni fa al Corriere della Sera nella quale rivelava di
vivere nella cittadina laziale in provincia di Roma seguita da una badante. La
notizia è stata data dal Messaggero. Secondo quanto si è appreso, a dare
l’allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l’ha
trovata per terra in casa. Arrivati nell’abitazione gli operatori del 118 non
hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
La Antonelli aveva
cominciato la sua carriera girando pubblicità per le bevande gassate e
recitando in fotoromanzi; i suoi esordi sul set risalgono al 1964, con un
piccolo ruolo ne Il Magnifico Cornuto di Antonio Petrangeli. Viene poi scelta
come protagonista di Venere in pelliccia, film censurato di Massimo Dallamano
ispirato alle opere di Masoch. Poi recita anche ne Il Merlo Maschio con Lando
Buzzanca. Il suo primo grande successo da protagonista è Malizia di Salvatore
Samperi nel 1973. La carriera della Antonelli è a un punto di svolta. Il
suo cachet diventa pari a quello delle grandi attrici dell’epoca, lei recita in
un film di Claude Chabrol, sul cui set conosce e si innamora di Jean Paul
Belmondo, seguito da film con Dino Risi e Comencini. Nel frattempo gira anche
altri film erotici come Peccato Veniale e Divina Creatura, dove si esibisce in
un nudo integrale. La Antonelli recita ancora in altri film erotici che
però non hanno un grande successo. Si rifugia quindi nella commedia popolare
(Grandi Magazzini, Viuuulentemente Mia) che porta grandi incassi ancora al
botteghino, e recita anche in alcune fiction della Rai. Il momento cruciale
della sua vita è nel 1991, quando il regista Salvatore Samperi e la produzione
del film la convince a sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica in
occasione del remake del celebre Malizia, dal titolo appunto “Malizia 2000″.
Poco prima però, la Antonelli viene arrestata: la notte del 27 aprile del 1991
nella sua villa di Cerveteri durante una festa vengono trovati 36 grammi di
cocaina. L’accusa di spaccio cadrà in appello con la modifica della legge, ma
intanto la Antonelli ha subito un’iniezione di collagene per recitare in
Malizia 2000, il remake del suo successo, ma l’operazione non va a buon fine
per una reazione allergica e lei si trova deturpata. L’attrice viene
ricoverata più volte presso il centro d’igiene mentale di Civitavecchia, e
questo spinge i suoi legali a citare in giudizio il Ministero di Grazia e
Giustizia, chiedendo un adeguato risarcimento da parte dello Stato Italiano per
la propria assistita. Nel frattempo la causa contro produttore, regista e
chirurgo che ha eseguito l’operazione di chirurgia estetica non va a buon fine,
perché il suo deturpamento viene attribuito all’edema di Quincke e non al collagene
iniettato. Nel frattempo lei cita in giudizio il ministero di Grazia e
Giustizia per i ricoveri nel centro mentale e nel 2006 la Corte d’Appello di
Perugia le riconosce un risarcimento pari a 108mila euro per i danni di salute
e d’immagine subiti. La sentenza viene confermata in Cassazione.
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