La carne di questi bovini è considerata "eccellenza" a
pieno titolo, con richiesta del mercato straordinariamente cresciuta
Dal 25 maggio al primo giugno la Valtiberina è all'EXPO' di Milano
nel padiglione Cascina Triulza, a pochi passi da quel
"Decumano" che introduce nella fantascientifica città espositiva. La
giornata inaugurale, lunedì, rientrava nelle cosiddette "giornate
del protagonismo", nelle quali ogni territorio presenta se stesso
nelle sue molteplici sfaccettature gastronomiche, storiche, culturali,
folcloristiche. Le "Terre di Piero e del Rinascimento", un tema
declinato in vari segmenti, hanno mostrato la grande ricchezza attrattiva, gli
splendori di comunità che hanno assunto risonanza mondiale. Hanno sfilato nel
Decumano i Balestrieri di Sansepolcro, il gruppo "Rinascimento
nel Borgo", "Il Lauro" e il gruppo storico del "Palio dei Castelli" della Badia
Tedalda. Eppure un filo rosso legava l'intenso programma, che è terminato a
sera inoltrata, ed era - ma non poteva essere altrimenti in un
appuntamento che mette al centro l'interrogativo "Alimentare il
pianeta"- la razza Chianina. Già negli anni della preparazione del programma
EXPO', la Valtiberina era stata individuata con la manifestazione
"Mostra Nazionale degli allevamenti Chianini IGP allo stato
semibrado e iscritti al LG"- appuntamento che si svolge ogni anno a Ponte
Presale nell'apposito complesso fieristico "Silvio Datti" -
come una delle attività da mettere sotto il patrocinio della
esposizione universale. Nella definizione del programma di partecipazione
la Valtiberina si è organizzata attorno alla Unione dei Comuni, con la
collaborazione del "Consorzio per la Tutela del Vitellone Bianco
IGP dell'Appennino Centrale", del Consorzio "Alpe della
Luna", e con la "Strada dei Sapori". La giornata del 25 maggio
ha avuto un momento particolarmente significativo nel workschop "Le
terre della Chianina IGP e del Rinascimento". Vi ha partecipato, anche il
Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca - accolto dai sindaci di Sestino
Marco Renzi e di Sansepolcro Daniela Frullani - che nel suo intervento ha
ricordato i legami con Sestino e con la Valtiberina, esaminando poi gli aspetti
positivi di una esposizione universale, nella quale l'Italia- nonostante tante
difficoltà- ha mostrato infine le grandi capacità per essere all'altezza
di un evento mondiale. Il workschop si è incentarato soprattutto sugli aspetti
della razza Chianina: qualità della carne, importanza della certificazione IGP,
aspetti degli allevamenti e del mercato. Ne hanno parlato il direttore
del "Consorzio Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale", Paolo
Canestrari e il tecnico Andrea Petrini, rispettivamente sulla filiera
della carne certificata IGP e sul sistema di controllo e la qualità
della carne IGP del Vitellone Bianco. "Tra le eccellenze
italiane vi è iscritta a pieno titolo la razza Chianina- è stato
sottolineato- ed è una risorsa economica che interessa anche zone collinari e
montane. La richiesta del mercato è straordinariamente cresciuta, tanto che la
produzione non riesce a soddisfare le richieste". Ciò è dovuto anche
alle caratteristiche degli allevamenti, spesso con una popolazione anziana e di
piccole/medie dimensioni. Ma esse contribuiscono comunque a mantenere
vitali le zone montane ed anche le pianure non invase dalle monocolture,
anche sotto l'aspetto della difesa del territorio e della biodiversità.
La Valtiberina è esemplare in questo senso: 98 aziende di allevamenti
chianini IGP, per un totale di oltre 4.000 capi, cioè la gran parte della
produzione zootecnica dell'intera provincia di Arezzo. A dimostrazione
della qualità della carne, consigliata come carne rossa anche nelle diete, lo
schef Massimo Infarinati ha prodotto uno
straordinario aperitivo a base di Chianina da lombata disossata, con
contorno di lenticchie. Lo scrittore Sandro Pintus, poi, ha presentato il
volume: "Elogio della bistecca. La fiorentina dalla Chianina alla
tavola", mentre Marco Renzi ha proposto una lettura delle bellezze
paesaggistiche e architettoniche della Valtiberina, illustrando il volume
fotografico di Bruno Tavanti : "Valtiberina Toscana-The Tuscan Tiber
Valley" (Editrice Icona). Ma per l'intera settimana saranno protagonisti i
prodotti e i produttori della Valtiberina, sotto l'egida della "Strada dei
sapori": miele, frutta, confetture, vini, formaggi, liquori, dolci
sono esposti in apposito spazio, dove per l'intera settimana sarà
presente anche il Forno Filippelli, di Sestino, con il suo "pane
artistico", i dolci tradizionali e un " paniere" di prodotti
confezionati artigianalmente. L'organizzazione EXPO' ha realizzato anche un
breve ma stimolante documentario sulle terre di Piero e della Chianina,
che viene proiettato all'interno del "mercato della Valtiberina".
Il direttore Giancarlo Renzi (Fonte:Saturnonotizie.it)
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