Ci sono anche nomi del Santarcangelo nel nuovo
terremoto nel mondo del calcio. Questa volta ad essere coinvolta
nell’operazione Dirty Soccer sono la Lega Pro e Serie D.
La Polizia sta eseguendo decine di fermi in tutta
Italia nell’ambito di una nuova inchiesta sul Calcioscommesse, nei confronti di
calciatori, dirigenti e presidenti di club.
L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e
dallo Sco di Roma. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode
sportiva. Sono 50 i fermi, oltre 70 gli indagati. Oltre 30 le squadre
coinvolte. Perquisizioni sono in corso nelle sedi di diverse squadre.
I poliziotti del Servizio centrale operativo e della
squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro,
Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento,
L’Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno,
Pisa, Genova e Savona.
Tra le 50 persone finite in manette nell’ambito
dell’operazione della Dda di Catanzaro anche Daniele Ciardi, nato a Montevarchi
(AR) il 15.04.1974 (magazziniere del Santarcangelo calcio); – Marco Guidone,
nato a Monza il 17.05.1986 (calciatore Santarcangelo); Francis Obeng, nato in
Ghana il 7.2.1986 (calciatore Santarcangelo); Mohamed Lamine Traorè, nato in
Guinea il 13.10.1991 (calciatore Santarcangelo); Giacomo Ridolfi, nato a Pesaro
il 16.5.1994 (calciatore Santarcangelo). Nelle carte del procuratore sarebbero
citata la partita Prato-Santarcangelo dell’8 ottobre 2014, L’Aquila-Santarcangelo del 29 marzo,
Grosseto-Santarcangelo del 22 novembre 2014 e Santarcangelo-L’Aquila del 15
novembre 2014..
Tra gli arrestati ci sono anche il giocatore del San
Marino Andrea Ulizio, il riminese Massimo Cenni e l’ex direttore sportivo del
Bellaria Gianni Califano.
Nel riminese, oltre ai calciatori, sono coinvolti
anche imprenditori finanziatori di combines e una donna di origine straniera.
Ad alcuni indagati vengono contestate le aggravanti
mafiose e transnazionali. L’inchiesta ha preso il via grazie alle
intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell’omonima
cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì scorso in una operazione
della polizia contro la ‘ndrangheta.
E’ stato captando alcune conversazioni di Pietro
Iannazzo nel corso di quella indagine che gli investigatori hanno saputo delle
combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i
risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse.(Fonte: Ansa)
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