Dal mondo più sordido che
spirituale di padre Graziano emerge un'altra figura femminile. I carabinieri
adesso cercano una giovane prostituta ungherese, tossicodipendente, di
bell'aspetto, che il sacerdote accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia
avrebbe trattenuto in casa, a Perugia, contro la sua volontà. Un sequestro. Di
questo ha parlato, seppur in modo vago, nell'incidente probatorio Cristina
Repciuc, la prostituta rumena di Perugia che sostiene anche di essere stata
minacciata da Gratien Alabi ("Stai zitta o sei nella lista...").
Cristina ha raccontato il particolare senza però fornire al giudice e agli
inquirenti il nome della ungherese, il telefono o altri elementi per
individuarla. Non chiaro anche il periodo, forse autunno inverno 2014. Del
sequestro, o presunto tale (forse nella casa di via della Pergola), Cristina
avrebbe saputo da terze persone, dal "pappone" o presunto tale, della
ungherese, un albanese operante sempre su Perugia. Sulla vicenda, tutta da
valutare, sono quindi in corso accertamenti. Potrebbe appesantire, se
confermata, il quadro a carico i padre Graziano. Intanto nella zona di Badia
Tedalda e Cicognaia si continuerà a cercare il corpo di Guerrina Piscaglia. Il
castello di Cicognaia, luogo di interesse, sarebbe stato già scandagliato in
passato senza esito. Possibili sopralluoghi in zone impervie del territorio.(Fonte:Corrierediarezzo.it)
venerdì 29 maggio 2015
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