Il fantomatico “zio Francesco” era con
Guerrina Piscaglia, quando la donna scomparve da Ca Raffaello nell’Aretino, il
primo maggio dello scorso anno? Si’, secondo padre Faustin, il parroco del
piccolo centro montano, frazione di Badia Tedalda, sentito oggi in incidente
probatorio in tribunale a Arezzo. Il religioso avrebbe raccolto a questo
proposito le confessioni di padre Gratien Alabi, il confratello indagato
nell’ambito della scomparsa della donna, a proposito del misterioso “zio
Francesco”: un personaggio, sulla cui esistenza gli inquirenti nutrono seri
dubbi, chiamato in causa anche dal marito di Guerrina, Mirko Alessandrini, anche
lui indagato. Padre Faustin è appena tornato dall’Africa dove ha partecipato al
capitolo della sua congregazione religiosa ed è stato chiamato dal Gip del
Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli a rispondere, davanti al pm Marco
Dioni e agli avvocati Luca Fanfani e Francesca Faggiotto in rappresentanza
rispettivamente di Padre Gratien e Mirko Alessandrini. Nelle tre ore di
interrogatorio il religioso avrebbe confermato sostanzialmente tutta la storia
del misterioso personaggio, così come il 13 settembre gli era stata riferita da
padre Gratien dopo che lo stesso Gratien da testimone era diventato indagato.
Padre Faustin non avrebbe aggiunto particolari fisici per identificare l’uomo
né tanto meno accenni particolari se non che Gratien gli avrebbe riferito che
era scuro di pelle e con i capelli ricci. Vaghi ricordi però per un personaggio
che, tirato in ballo per la prima volta da Mirko Alessandrini (“Padre Gratien
mi disse di aver visto Guerrina con tale zio Francesco”) sarebbe frutto, per lo
stesso pm Marco Dioni, della fantasia del religioso indagato per la scomparsa
di Guerrina, nessuno infatti ha mai visto né individuato il misterioso “zio”
con la quale la donna sarebbe stata, stando a quanto riferito da Gratien, il
primo maggio giorno della sua scomparsa. Padre Faustin in aula ha riferito
anche circa la condotta di Padre Gratien in canonica a Ca Raffaello,
definendolo come una persona dal carattere “allegro” e che, secondo la
segnalazioni di alcune parrocchiane, avrebbe avuto un’amicizia intima con la stessa
Guerrina Piscaglia (particolare peraltro sempre negato dal frate) la quale però
non avrebbe mai frequentato da sola, sempre secondo le rivelazioni delle
parrocchiane a Padre Faustin, la canonica di Ca Raffaello. Ora il gip dovrà
decidere sull’eventuale richiesta di aggravamento del reato contestato a padre
Gratien, con le conseguenti misure. Attualmente non è stata avanzata nessuna
richiesta ma i tempi cominciano a stringersi visto che il 26 aprile scadrà la
misura del divieto di espatrio per Gratien. “Il mio assistito sarebbe potuto
andare fuori Italia, prima del 22 ottobre, quando voleva e non lo ha mai fatto.
Si è sempre sottoposto a tutti i passaggi processuali – ha commentato
l’avvocato Luca Fanfani – lo farà anche questa volta nel caso che la sua
situazione si aggravasse. Siamo pronti a tutto”. Preoccupazione è stata
espressa al termine dell’udienza dall’avvocato di Mirko Alessandrini: “E’
deluso dal comportamento di Padre Gratien, avvilito perché questo incidente
probatorio comunque non ci ha detto dov’è Guerrina e soprattutto preoccupato
per il figlio Lorenzo che cerca disperatamente la madre – ha concluso Faggiotto
– unica nota positiva il fatto che Faustin abbia confermato circa le
rivelazioni sul fantomatico zio Francesco”.( Fonte: ANSA)
martedì 24 marzo 2015
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