Tanti,
troppi indiziati, ma ancora nessun colpevole nel caso Guerrina (ecco la nostra ricostruzione della
vicenda).
Perché questa storia volga al termine mancano
ancora il movente ed un elemento chiave: il corpo
della donna. Ad
oggi non si sa ancora se Guerrina Piscaglia sia viva e dove: mancano troppi
indizi all’interno di queste indagini, proprio ora che il tempo a disposizione
sta per concludersi. Rimangono
infatti solo tre mesi prima che scada la misura cautelare di Padre Gratien. Se non succede nulla, il 25 aprile 2015 sarà
fuori dalle indagini.
Sono
tantissimi gli aspetti irrisolti di questa storia, e tanti altri se ne
aggiungono giorno dopo giorno nel proseguire delle ricerche e degli
interrogatori. Guerrina Piscaglia, 50 anni, casalinga, viveva con il marito e
il figlio a Badia Tedalda (Arezzo), nella frazione di Cà Raffaello. Sono le ore
12.00 del primo maggio 2014 quando si perdono le tracce della donna e,
nonostante l’sms inviato ai familiari due giorni dopo, Guerrina non torna a
casa. Cos’è successo da allora?
Le
tante voci, alcune attendibili, altre solo pettegolezzi infondati, hanno
parlato di un lato oscuro della parrocchia che Guerrina frequentava. Parrocchia
il cui sacerdote era Gratien Alabi: si è parlato di festini sessuali, di
parroci e siti internet pornografici, di conversazioni illecite per sms coi
parrocchiani e d’immagini spinte sui social network.
Padre Gratien si è sempre
mostrato disponibile a fornire una sua versione dei fatti e smentire le voci,
anche quelle più infamanti. Lascia molto da pensare che Guerrina, pochi giorni
prima della sua scomparsa, abbia comunicato al parroco di Badia Tedalda di
essere incinta di un figlio suo tramite sms, come ha confermato
lo stesso sacerdote in sede di primo interrogatorio. “Lo
dirò a tutti. Sto venendo da te“. Che questo possa essere il motivo
della sua inspiegabile scomparsa?
Per quanto Padre Graziano abbia smentito la presunta paternità, l’immagine
pubblica di quest’uomo è a dir poco sopra le righe. Che dire infatti delle immagini senza veli inviategli in chat su Skype dalla “sua amica”
congolese?
A confermare il volto oscuro di Padre Graziano sono le recentissime
testimonianze: come emerso durante l’ultima puntata del programma “Chi l’ha
visto”: il sacerdote congolese avrebbe intrattenuto dei rapporti sessuali a
pagamento con una donna, dopo la scomparsa di Guerrina Piscaglia. Stando al
quotidiano “Romagna Noi”, si tratterebbe di “una ragazza nomade che
gravita nella zona di Perugia, originaria della Romania”.
Padre Graziano l’avrebbe conosciuta in un bar, scambiando con lei favori
sessuali per pochi euro e ricariche telefoniche. La donna avrebbe già
raccontato tutto agli inquirenti e il Pm, Marco Dioni, si appresterebbe a
chiedere per lei l’incidente probatorio, per evitare che sparisca.
Ma c’è anche dell’altro. Dell’altro che riportiamo solo per
dovere di cronaca, in quanto sono supposizioni, sono condizionali che vanno
presi con le molle, per quello che sono. Perché il rischio di questa storia è
di avvitarsi sulla figura del prete sporcaccione e che inizino a girare voci
morbose. Il resto sono dei “si dice”, allora: si dice della corrispondenza che
Guerrina manteneva per sms con una sua amica del paese. Il giorno prima
della scomparsa,avrebbe confidato la sua gelosia per la ragazza con
cui Padre Graziano stava presumibilmente intrattenendo rapporti in quel
periodo. “Lo sai che anche ieri sera erano
insieme, io da casa mia l’ho visto che lei va da lui. Sono gelosa, perché
secondo me ha una relazione con Padre Graziano”.
Si dice anche
di una molteplice corrispondenza tra il sacerdote e altre parrocchiane
della zona. Nelle chat e nei messaggi comparirebbero frasi sdolcinate come “Mi
manchi” e “Ti farei tante cose”. Se sia vero o no, saranno le indagini a dirlo.FONTE:( http://www.cronaca-nera.it/)
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