“Pale ridotte da 36 a 13: ora il parco
eolico si deve fare!”, dice Alberto Santucci ad Anna Missiroli
Con riferimento agli articoli recentemente
pubblicati con dichiarazioni di Anna Missiroli (del Comitato cittadino
"Salviamo Poggio Tre Vescovi") su Saturno Notizie del 21 febbraio e
sul Corriere di Arezzo del 22 febbraio 2017, Alberto Santucci risponde - con
una corposa ed esaustiva nota - nel suo duplice ruolo di sindaco e
presidente dell'Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana.
"Gent.ma Anna Missiroli - scrive Alberto Santucci - prendo atto delle sue
dichiarazioni e mi permetto di comunicarle, con estrema franchezza, che io da
sempre sono decisamente favorevole al Parco Eolico - non ho alcun timore a
dichiararlo - e da anni mi sto fortemente impegnando affinché quest'opera venga
realizzata!... per produrre energia pulita da fonte rinnovabile ed anche per un
rilancio socio-economico-occupazionale (agevolato da opere che saranno
eseguite ai fini di una compensazione ambientale) delle nostre depresse e
spopolate realtà montane... le cui problematiche lei forse conosce solo di
riflesso o per sentito dire. Oggi, proprio in questi giorni, io - unitamente
all'Avvocato Loriano Maccari ed al Dr. Andrea Pasini – sto lavorando
alacremente alla stesura della nuova bozza di convenzione tra Geo Italia Srl ed
i Comuni di Badia Tedalda (AR), Casteldelci (RN) e Verghereto (FC) per un
"nuovo parco eolico molto dimensionato" che sarà costituito da sole
13 pale eoliche (6 a Badia Tedada, 6 a Casteldelci e 1 a Verghereto) e che
potrà essere comunque sostenibile economicamente grazie al risparmio derivante
dal conferimento (già verificato con TERNA) dell'energia prodotta alla
sottostazione del Poggio dei Prati (Badia Tedalda) che permetterà grandi
economie rispetto alla realizzazione dell'elettrodotto interrato fino a
Sansepolcro, previsto dal progetto originario. Gent.ma Anna Missiroli, non ho
alcuna pretesa di farle cambiare idea, ma intanto le faccio presente che
passare da 36 a 27 e infine a 13 pale eoliche è una significativa riduzione
dell'intervento e del cd. impatto. Poi le faccio notare che le 6 torri nel Comune
di Badia Tedalda (AR) sarebbero in linea col numero medio degli aerogeneratori
già esistenti in tutti i parchi eolici presenti in Toscana. Ma al di là di
questo, una volta tanto dovremmo provare a parlare chiaro alla gente: poiché
con referendum (non quest'ultimo), il Popolo Italiano decise di rinunciare
all'energia nucleare (pur continuando a consumare a caro prezzo quella stessa
energia, prodotta dalle tante centrali termo-nucleari di Stati confinanti) e
poiché la Nostra Repubblica, in tanti atti ufficiali, convenzioni europee ed
internazionali, ha più volte dichiarato e dimostrato di scegliere, di favorire
e di incentivare le energie provenienti da fonte rinnovabile come quella
eolica... ebbene, solo considerando queste due premesse, CI SI DOVREBBE legittimamente
ASPETTARE CHE DAVANTI AD UN IMPORTANTE PROGETTO PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DI
UN PARCO EOLICO in una zona già urbanisticamente vocata OGNI ENTE PUBBLICO
CHIAMATO A PRENDERE PARTE ALLA DECISIONE DEBBA FARE E FACCIA senz'altro TUTTO
IL POSSIBILE PER AGEVOLARNE UNA RAPIDA REALIZZAZIONE, dettando ovviamente
alcune prescrizioni vincolanti a maggior tutela di alcuni aspetti più sensibili
(quali l'ambiente, il paesaggio, l'avifauna, l'assetto idrogeologico, etc.), ma
in ogni caso DETTANDO PRESCRIZIONI CHE SIANO MIGLIORATIVE DEL PROGETTO E NON
OSTATIVE DEL MEDESIMO! Ho letto con disappunto alcune relazioni recentemente
prodotte al riguardo da enti pubblici, nelle quali manca il riferimento al
fatto che dobbiamo tutti quanti cercare di trovare l'intesa tra le
amministrazioni in dissenso sul progetto iniziale; relazioni che finora parlano
sempre e soltanto del "permanere di criticità rilevanti su alcune
componenti ambientali" e non mettono mai in evidenza il fatto che LE
ULTIME IPOTESI PROGETTUALI IN DIMINUZIONE elaborate dalla Geo Italia Srl,
RISPETTO AL PROGETTO INIZIALE COSTITUISCONO UN OGGETTIVO, SENSIBILE E
SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO SIA IN TERMINI DI AEROGENERATORI SOPPRESSI, SIA IN
TERMINI DI MINORI SBANCAMENTI, MINORE CEMENTIFICAZIONE ED ANCHE DI MAGGIORI
ACCORGIMENTI PER LA PROTEZIONE DELL'AVIFAUNA, ETC. Quando - conclude Santucci -
ad un'istituzione pubblica - a seguito di un ricorso al TAR del Lazio vinto
dalla società proponente l'investimento – si chiede di fare tutto il possibile
per trovare l'intesa su una nuova progettazione redatta recependo l'esigenza di
una forte e consistente diminuzione degli elementi d'impatto... poi si pretende
che l'istituzione pubblica (sia essa Regione Toscana, Regione Emilia Romagna o
MIBACT, etc.) faccia veramente e coerentemente tutto il possibile nella
direzione di trovare l'intesa. Prendo atto tristemente che invece finora si è
fatto e si sta facendo da parte delle due Regioni e delle Soprintendenze
riassunte nel rappresentante del MIBACT (Dr. Annino Isola), proprio l'esatto
contrario rispetto a quello che ha richiesto la Presidenza del Consiglio dei
Ministri: cioè finora si sta facendo tutto il possibile per non trovare
l'intesa e rimanere sulle posizioni già espresse nel 2011 sul vecchio progetto.
Ma ancora non è detta l'ultima parola e sono fiducioso – conclude il sindaco -
che sulla nuova impostazione a 13 pale complessive cambi davvero qualcosa da
parte delle Regioni e si giunga presto all'approvazione finale del progetto!..
Io ce la metterò tutta, con questo slogan: 'SALVIAMO IL FUTURO DI BADIA
TEDALDA, CASTELDELCI E VERGHERETO CON UN PARCO EOLICO RIDIMENSIONATO CHE
PRODURRA' ENERGIA PULITA CON IL VENTO! ".
Alberto Santucci
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