La locale Guardia di Finanza ha pedinato
il pensionato filmandolo mentre stava facendo acquisti in un supermercato
biturgense
Era addirittura dal 1985 che G.G., pensionato di Sansepolcro, percepiva
un'indennità di accompagnamento per cecità assoluta di 850 euro mensili che non
gli spettava. A scoprire la truffa sono stati i finanzieri di Sansepolcro che,
nel corso di appostamenti e pedinamenti, lo hanno filmato mentre si recava a
far compere in un supermercato della cittadina biturgense. Le immagini riprese
dai finanzieri ritraggono l'anziano mentre cammina evitando ostacoli
ravvicinati senza alcun ausilio o accompagnatore in un ambiente esterno non
familiare, ovvero mentre sceglie con cura i prodotti da acquistare,
osservandone l'etichettatura per poi riporli esattamente al loro posto nello
scaffale. I successivi accertamenti tecnici disposti del Procuratore della
Repubblica di Arezzo, Dr. Roberto Rossi, hanno confermato l'ipotesi accusatoria
della Guardia di Finanza; infatti il consulente tecnico del P.M. ha
relazionato che non si tratta di un caso di cecità assoluta ma di un soggetto
ipovedente. In effetti la normativa vigente, nel prevedere i presupposti per le
provvidenze a favore dei ciechi civili, definisce cecità quale "totale
mancanza della vista o la mera percezione dell'ombra e della luce".
Pertanto, a carico del pensionato, che percepisce, oltre all'indennità di
accompagnamento in questione anche la pensione di vecchiaia, di invalidità ed
una rendita vitalizia Inail, è scattata l'accusa di truffa aggravata ai
danni dello Stato per aver percepito indebitamente nel corso degli anni circa
200.000 euro. Il G.I.P. del Tribunale di Arezzo, su istanza del P.M., ha
disposto il sequestro preventivo dei beni e delle somme di denaro giacenti sui
conti correnti o titoli per l'equivalente di 120.000 euro, pari cioè a quanto
sequestrabile a seguito dell'entrata in vigore della Legge n. 300/2000, che ha
consentito la confisca di un valore pari al profitto o al prezzo conseguito
attraverso l'illecito. L'operazione si è quindi conclusa nei giorni scorsi
quando le fiamme gialle hanno eseguito il provvedimento del G.I.P.,
sottoponendo a sequestro preventivo un'autovettura del valore di €. 14.000
nonché denaro giacente sui conti correnti e titoli riconducibili all'indagato
fino a concorrenza dell'importo. Reprimere queste indebite percezioni ha
effetti pratici importanti in quanto consente di interrompere erogazioni
indebite e di recuperare somme da destinare a chi ha veramente bisogno secondo
norme che, ormai da tempo, hanno individuato nella Guardia di Finanza la Forza
di Polizia a competenza generale per tutta la materia economica e finanziaria,
sia dal lato delle entrate che delle uscite. (Fonte:SaturnoNotizie.it)
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