E' arrivata l'ufficialità: all'ospedale Sacra Famiglia di
Novafeltria i prelievi del sangue, per gli esami urgenti, saranno eseguiti dal
7 gennaio con apposita strumentazione (POCT) dagli infermieri, non più da
tecnici di laboratorio. Verrà applicato lo stesso sistema di altri ospedali
della Provincia di Rimini. La decisione dell'Ausl Romagna è stata comunicat dai
sindacati ai tecnici di laboratorio, agli infermieri del pronto intervento e
del 118.
"Il Sacra Famiglia continua ad essere smontato pezzo per pezzo",
sottolineano i responsabili del neo comitato cittadino per la salvaguardia
della salute in Valmarecchia, che accusano l'Ausl di voler depotenziare il
nosocomio, fino a renderlo non più indispensabile per l'ampia popolazione dei
sette comuni della Valmarecchia e a trasformarlo quindi in ospedale di
comunità: cosa che invece era stata smentita, visto l'ampio territorio servito
dall'ospedale di Novafeltria.
Il depotenziamento funziona con questo meccanismo, denuncia il portavoce
officioso del Comitato Livio Cursi: "Da almeno due mesi non vengono
prenotate visite ortopediche a Novafeltria in assenza de
'l'agenda'. Quindi se il cittadino della Valmarecchia ha un problema
alle ossa o va dal privato o va ad ingrossare le liste di attesa dell'ortopedia
di Rimini, con un tempo di attesa di 2 mesi". In questo modo, spiega
Cursi, "I tecnocrati dell'Ausl ci diranno che non ci sono liste di
attesa per l'ambulatorio di ortopedia di Novafeltria o ancor peggio che
può essere chiuso perchè non ci sono i numeri . La stessa storia si ripete
anche per altre necessità".
Il portavoce del comitato cittadino
conclude: "non ci interessa di che colore sia il gatto. L'importante è che
prenda i topi e non ci sembra proprio che si vada in questa
direzione". (Fonte:Altarimini.it)
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