Ancora un caso sospetto di morte in concomitanza con la
somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad, prodotto da Novartis.
Allarme intanto tra i medici con i pazienti tenuti in stand by. Cinque le
inchieste già aperte inchieste (a Siena, Siracusa, Prato, Parma e Chieti) e
migliaia sono le ersone che temono per la loro salute.
L'Aifa (L'agenzia italiana del farmaco) ha ricevuto oggi
tramite la Rete Nazionale di Farmacovigilanza la segnalazione di un nuovo caso
di decesso avvenuto in concomitanza temporale con la somministrazione del
vaccino antinfluenzale Fluad. Si tratta di una paziente di 83 anni affetta da
gravi patologie e in politerapia. In tutto il numero di morti sale a 13. Le
segnalazioni riguardano 7 regioni: Sicilia (2); Molise (1); Puglia (2); Toscana
(2); Emilia Romagna (2); Lombardia (2); Lazio (1) e Umbria (1).
Il nuovo caso sospetto. La vittima, una paziente di 83 anni
morta a Spoleto a distanza di 24 ore dalla somministrazione di vaccino
antinfluenzale, era affetta da gravi patologie, per le quali assumeva molti
farmaci. Il decesso è avvenuto mercoledì scorso nell'abitazione dell'anziana. È
quanto comunica la direzione alla Sanità della Regione Umbria che aggiunge: il
vaccino influenzale somministratole non appartiene ai due lotti segnalati
dall'Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), che non sono stati acquistati né
distribuiti da nessuna Azienda sanitaria dell'Umbria.
«Sebbene apparentemente la morte non sia immediatamente
correlabile alla somministrazione del vaccino, il medico curante ha proceduto
correttamente - sottolinea la direzione regionale - a segnalare l'accaduto».
I primi test, ha spiegato intanto ieri il ministro della
Salute Beatrice Lorenzin stanno dando esito negativo. E se martedì prossimo, ha
aggiunto il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, arriveranno i risultati
delle analisi tossicologiche, il blocco di utilizzo del vaccino potrebbe già
essere tolto. Ma il ministro punta l'indice sulle responsabilità regionali:
fino a 13 giorni per segnalare i casi, secondo l'analisi realizzata dal
direttore dell'Aifa, Luca Pani. «Noto con stupore che il ministro Lorenzin si
lascia andare a uno sport troppo praticato: lo scaricabarile», ha detto il
presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. «Si verifichi se
qualcosa non ha funzionato a cominciare dall'Aifa», ha concluso.
E intanto l'ufficio legislativo del ministero sta già
mettendo a punto un emendamento «taglia-tempi di segnalazione» che potrebbe
essere inserito nella Legge di Stabilità. «Agiremo con estrema durezza qualora
ci fossero dei riscontri verificati ma non bisogna creare allarmismi prima che
ci siano delle evidenze», ha detto il ministro spiegando come non «c'è motivo
perché ci sia panico, creando una psicosi si creano enormi danni alla salute».
«Le dosi di Fluad attualmente distribuite nel nostro Paese
sono 3,5 milioni - ha detto Pani - e anche assumendo che ne siano state usate
solo 1 milione, i numeri confermano che non dovrebbe trattarsi di un problema
nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino che, lo ricordiamo, è
sottoposto in accordo alle procedure internazionali di autorizzazione a 38
controlli di cui 14 sul prodotto finito e 23 sui singoli componenti prima che i
singoli lotti siano rilasciati in commercio». L'azienda, ha aggiunto, «dovrà
fornire entro lunedì prossimo alle 13 una relazione di aggiornamento su tutti i
controlli di qualità ripetuti sui lotti sequestrati e una valutazione clinica
dei possibili rapporti causa-effetto».
La procura di Prato, la città toscana dove si è verificato
uno dei decessi, ha disposto la riesumazione della salma e, soprattutto, il
sequestro su tutto il territorio nazionale di uno dei lotti di Fluad del quale
la Novartis aveva disposto il blocco. I Nas sono anche entrati nella
«cittadella dei vaccini» di Siena, allo stabilimento di Rosia (Siena) della
Novartis per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti bloccati.
Intanto al numero verde del ministero della Salute
continuano a squillare senza sosta i telefoni per avere informazioni: il 1500
dedicato fino a ora a Ebola è diventato uno sportello per avere anche
informazioni dell'emergenza vaccini e da lunedì risponderanno 14 medici. (Il
Messaggero)
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