C'è molta attesa a Rofelle, località del Comune di Badia Tedalda che dista
quasi 5 chilometri dal capoluogo lungo la strada per Montebotolino: l'evento di
sabato prossimo, 9 novembre, assume infatti un significato doppio. È infatti in
programma l'inaugurazione della restaurata chiesa dell'Assunzione di Maria
Vergine, edificio la cui nascita è da porre in relazione con l'antico castello
locale (vi sono documenti che ne attestano la presenza fin dal secolo XII) e
che ha assunto le caratteristiche attuali per effetto dei successivi interventi
eseguiti su di essa, con un piccolo portico realizzato nel 1890. Anche nella
chiesa di Rofelle, i terremoti del 2 ottobre 1997 e del 26 novembre 2001
avevano lasciato ferite evidenti, al punto tale che si è reso necessario il
rifacimento di tetto, pavimenti, cupola, intonaci, tinteggiature, inferriate e
coro. In tutta sincerità, questa chiesa era ridotta davvero male. Perché questa
cerimonia – come già anticipato – va ben oltre il semplice taglio del nastro?
Perché va a chiudere, dopo 12 anni esatti dall'ultima forte scossa sismica, il
lungo capitolo degli interventi di ristrutturazione post-sisma relativamente
agli immobili di enti religiosi. Erano stati 97 gli edifici dell'intero
comprensorio della Valtiberina Toscana segnalati a suo tempo alla Regione
Toscana; di questi, 64 (inclusi i 2 che appartengono ai Comuni casentinesi di
Chitignano e Castel Focognano) sono stati ammessi a contributo, fra i quali 58
sono chiese, intese ovviamente anche come basiliche, abbazie e santuari. Le
poche eccezioni delle "non chiese" riguardano palazzo Graziani, l'ex
seminario oggi sede dell'istituto tecnico commerciale e la sede delle Maestre
Pie a Sansepolcro. Ma ecco la ripartizione territoriale di tutti i lavori
eseguiti (indicando fra parentesi quelli più rilevanti), con il geometra
Alessandro Romolini in qualità di responsabile del procedimento e il vicario
della diocesi, monsignor Giovacchino Dallara, nel ruolo di referente
ecclesiastico: 13 nel Comune di Anghiari (Santuario del Carmine, Pieve di
Micciano, Sant'Agostino e convento delle suore di Montauto); 7 a Badia Tedalda
(Sant'Arduino a Ca' Raffaello, Montebotolino e appunto Rofelle); 5 a Caprese
Michelangelo (San Martino a Tifi e San Polo); 5 a Monterchi (Borgacciano); 10 a
Pieve Santo Stefano (Sigliano e Baldignano); 15 a Sansepolcro (orfanotrofio, ex
seminario, Maestre Pie, palazzo Graziani e Badia Succastelli) e 7 a Sestino
(Monterone, San Pancrazio e San Donato). È importante anche ricordare come 30
di queste chiese fossero state raggiunte dall'ordinanza di inagibilità e che in
totale sono stati 16 i professionisti coinvolti fra architetti, ingegneri,
geometri e geologi. Tornando a sabato prossimo, la Santa Messa delle 11.30
nella restaurata chiesa dell'Assunzione vedrà l'intervento dell'arcivescovo
Riccardo Fontana prima del gran finale a tavola, al quale prenderanno parte la
popolazione locale e le autorità istituzionali, ma sono preannunciate anche
sorprese da parte dei residenti della frazione di Badia nel giorno in cui
potranno finalmente "riabbracciare" l'affezionata chiesa. (Saturno
notizie)
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