Caso Guerrina, la procura
generale della Cassazione ha chiesto il
rigetto dei venti motivi di impugnazione della sentenza di condanna per padre Gratien Alabi. Il procuratore
generale Elisabetta Cesqui ha concluso il suo intervento chiedendo alla suprema
corte la conferma della sentenza che riconosce padre Graziano colpevole
dell’omicidio di Guerrina Piscaglia e
della soppressione del cadavere. La donna sarebbe stata uccisa il primo maggio
2014, giorno della scomparsa, a Cà Raffaello. Per troncare una storia che era
diventata pericolosa per il sacerdote. Si sono associati alla richiesta gli
avvocati delle parti civili: Chiara Rinaldi, Nicodemo Gentile, Giampaolo
Leonardi, Francesco Molino, Luigi Petroncini. E’ poi iniziato l’intervento
dell’avvocato difensore Riziero Angeletti. Alabi attende in convento il
verdetto. Rischia di tornare in carcere per scontare la pena: 25 anni. La
sentenza del collegio presieduto da Antonella Patrizia Mazzei è prevista a
tarda ora. La difesa parla di diritti negati all'imputato, di testimoni non
sentiti, di consulente tecnico sulle telefonate negato ad Alabi e chiede
l'annullamento della sentenza o la riapertura del processo in Appello.
mercoledì 20 febbraio 2019
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