Lettera aperta di Alberto Santucci,
presidente dell'Unione dei Comuni, all'assessore regionale Stefania Saccardi e
al direttore della Usl, Enrico Desideri
E' molto
chiara la presa di posizione - con lo strumento della lettera aperta
all'assessora regionale Saccardi ed al direttore generale Desideri - del
presidente dell'Unione dei Comuni Valtiberina e sindaco di Badia Tedalda,
Alberto Santucci che apre cosi: "Gentilissimi Stefania Saccardi ed Enrico
Desideri, con la presente lettera (aperta agli organi di stampa), mi pregio
significarvi che la Zona Socio-Sanitaria Valtiberina dovrà rimanere autonoma
per specificità territoriali proprie ed uniche!... E dovrà rimanere autonoma
almeno fino alla costituzione della macro-regione Toscana-Umbria-Marche!...
altrimenti ci troveremmo anche a vivere il paradosso di accorparci adesso e
poi, tra qualche anno, disaccorparci e riaccorparci socio-sanitariamente in
modo diverso per affinità geografiche con altre zone che oggi sono sì
extra-regionali ma che tra un paio d'anni forse non lo saranno più! Quindi –
prosegue Santucci – per ora lasciateci in pace così come siamo e se proprio
volete fare accorpamenti, attuateli in altre zone meno problematiche, più
vicine e meglio collegate tra loro!... mentre noi siamo veramente ai confini
della Toscana, in luoghi veramente montani, con veri e gravi problemi di
viabilità (che può conoscere solo chi abita qui tutto l'anno) e in più abbiamo
anche un'isola amministrativa (l'enclave di Ca'Raffaello, Santa Sofia e
Cicognaia) che è un pezzo di Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di
Badia Tedalda completamente immerso nell'Emilia Romagna con 250 abitanti e 15
kmq di superficie a 12 chilometri di distanza dal capoluogo comunale. Queste
condizioni così particolari e critiche sono solo ed esclusivamente nostre, sono
specificamente, oggettivamente ed unicamente le nostre... dell'Alta Valtiberina
Toscana. Cioè le abbiamo solo noi e sia la Regione Toscana che l'Az. USL
debbono prenderne atto e tenerne conto ai sensi dell'art. 3, comma 1 della
Legge Regionale n. 40/2005 come modificato dall'art. 2 della Legge Regionale n
84/2015 che recita testualmente: "IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE, IN COERENZA
CON I PRINCIPI E I VALORI DELLA COSTITUZIONE E DELLO STATUTO REGIONALE ISPIRA
LA PROPRIA AZIONE AL RISPETTO DEL CRITERIO DI ATTENZIONE ALLE ZONE DISAGIATE,
MONTANE, INSULARI E DI CONFINE"... e noi in Valtiberina siamo gli unici a
fare poker perché siamo disagiati, montani, di confine e anche insulari! Il che
ci permette chiaramente una deroga all'accorpamento! E se proprio non
voleste intendere ragioni - prosegue Santucci - non pensate di accorparci con
una deliberazione aziendale USL partorita a seguito di deliberazione della
conferenza dei sindaci regionale e/o provinciale. Per una decisione del genere
serve inequivocabilmente una deliberazione a maggioranza della conferenza dei
sindaci sanitaria zonale della Valtiberina e questa non l'avrete mai! E per di
più non potete neanche commissariarci! Quindi suggeriamo estrema calma perché
siamo anche prontissimi a far scattare i ricorsi al TAR". Nell'invitare
Regione ed Azienda USL a non prendere decisioni affrettate senza ricontattare
come promesso i sindaci valtiberini, il presidente dell'Unione dei Comuni
Alberto Santucci allega alla nota due punti significativi del proprio programma
di mandato recentemente approvato all'unanimità al Consiglio dell'Unione dei
Comuni riunitosi lunedì 29 settembre u.s a Caprese Michelangelo che sono i
seguenti: Punto n. 3) <> Punto n. 4) <
Alberto Santucci
0 commenti:
Posta un commento