"Tanti sforzi per ottenere i
finanziamenti e per varare il progetto, poi un cavillo giuridico blocca
tutto", ha detto il sindaco di Badia Tedalda e presidente dell'Unione dei
Comuni
"Il cantiere appena sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato per
l'adeguamento e la messa in sicurezza di due curve pericolose della strada
regionale Marecchiese in località "Svolta del Podere" è l'ennesima
riprova di una "Italietta" che non funziona". È un tantino
piccata la reazione di Alberto Santucci, sindaco di Badia Tedalda nella sua
veste anche di presidente dell'Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana;
proprio nel territorio di Badia è in corso la risistemazione del breve tratto
viario in questione per smussare uno fra i punti più coperti della strada.
"In 20 anni di impegno, da sindaco e da consigliere provinciale – prosegue
Santucci – ho fatto tutto il possibile per la messa in sicurezza della
Marecchiese. Sono stati trovati i fondi, grazie all'assessore regionale
Vincenzo Ceccarelli e per non perderli è stata sollecitata la Provincia nel
preparare il progetto, redatto davvero bene, ma ora i Comandi Stazione del
Corpo Forestale dello Stato di Badia e di Sansepolcro arrivano, fanno
un'indagine e sequestrano il cantiere. Un ottimo e utile lavoro, finanziato con
impegno e fatica dagli enti pubblici, viene ora bloccato a causa di cavilli
giuridici e burocratici". Un civile sfogo del primo cittadino badiale, che
riconosce l'importanza basilare del rispetto delle regole, anche se invita a
non ostinarsi troppo sulle solite implicazioni: "Se manca
un'autorizzazione necessaria – dice - sono il primo a riconoscere che questa
situazione debba essere sanata, purchè prevalga il buon senso e alla fine credo
che andrà così. Voglio ricordare che questo intervento servirà per mettere in
sicurezza la strada, creando un nuovo rettilineo di 250 metri che consentirà
senza rischi agli automobilisti di superare i mezzi pesanti".
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