Lungo la strada che porta a Cicognana, in una manciata di
chilometri, potrebbe esserci la risposta al giallo di Guerrina. E’ lì che sarà
cercata la 50enne scomparsa da Ca’ Raffaello il 1 maggio 2014. Un mistero
quello della scomparsa mai svelato, per il quale è a processo, con l’accusa di
omicidio volontario e occultamento di cadavere padre Gratien Alabi. Il corpo
della donna però non è mai stato trovato e così il legale che assiste Mirco e
Lorenzo Alessandrini, Nicola Detti, ha organizzato nuove ricerche.
Prima ha cercato volontari, attivando una casella di posta
elettronica per essere contattati da chi volesse dare una mano. Poi, con la
collaborazione di esperti e i consigli dei militari, sta pianificando le
ricerche.
“Siamo andati in settimana a Ca’ Raffaello – spiega Detti -,
naturalmente non era la prima volta che sono stato in quella zona. Questa volta
però abbiamo individuati 4 o 5 punti dove fare delle ricerche: tutte lungo i
circa 5, forse 6 chilometri della strada che porta a Cicognaia. Abbiamo individuato
luoghi facilmente raggiungibili in automobile, perché se il corpo è stato
portato in quella zona era necessario arrivarci in auto. Sono già state fatte
delle ricerche, ma in quell’area il
terreno è in movimento, non è detto che a distanza di tempo non possa far
riaffiorare qualcosa. Noi – prosegue Detti – escludiamo, teoricamente, che il
corpo sia stato sotterrato”.
Il terreno in quella zona è duro e impervio, difficile
mettersi a scavare. Ci sono poi aree poco conosciute: “Dove neanche cacciatori
e tartufai passano mai – sostiene Detti – , ecco, il nostro obiettivo è quello
di rivisitare quelle zone”.
In realtà i carabinieri di Badia Tedalda, le ricerche hanno
continuato a farle. In particolare vicino alla diga. Ma al momento non è emerso
nulla.
“A questo punto ci stiamo organizzando con i volontari –
spiega Detti -. Paradossalmente è meglio agire in pochi e in piccoli gruppi.
Probabilmente saranno fatti tre gruppi da sei persone più un referente. Sto
imparando le varie tecniche da mettere in atto. E poi sto cercando di far
arrivare un cane esperto nel ritrovamento di cadaveri”. Un compito arduo
questo: di cani addestrati per questo tipo di ricerche in Italia ce ne sono
solo 5, suddivisi tra Malpensa (con la Polizia di Stato) e Bologna (Carabinieri)
e ci vogliono speciali autorizzazioni per poterli utilizzare.
“Cercheremo in quattro luoghi. più un quinto vicino alla
sommità di Cicognaia, dove c’è la vecchia chiesa del paese”. In realtà le
speranze di un ritrovamento non sono molte. “Non vogliamo però lasciare nulla
di intentato – spiega Detti – faremo tutto quello che è possibile fare”.
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