E'
scattata una colletta per raccogliere soldi a
favore di padre Graziano. Confratelli e connazionali intendono
così reperire fondi per sostenere le spese legali in vista del processo al
sacerdote accusa di aver ucciso Guerrina Piscaglia.
E intanto
in carcere Gratien Alabi ha rotto gli indugi ed ha deciso con quale rito
intende sottoporsi al giudizio immediato: padre Graziano ha scelto la Corte
d'Assise e rifiutato l'abbreviato. Benché si tratti di un
processo con più rischi (non c'è lo sconto di pena in caso di condanna) padre
Graziano è certo che ne uscirà assolto perché, ripete, "sono
innocente". Prima udienza, dunque, il 4 dicembre.
A
riferire le due novità al Corriere di Arezzo è Benjamin Osango, consigliere
diplomatico dell'ambasciata del Congo in Italia, che segue da vicino la vicenda
di Alabi. Nel conto corrente istituito confluiranno le offerte per il
sacerdote. Una catena di aiuti che coinvolge religiosi premostratensi e amici
congolesi.
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