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    martedì 29 settembre 2015

    Partita la XXII Mostra Nazionale della Chianina

    Partita con buoni auspici la “XXII Mostra Nazionale degli Allevamenti bovini di razza Chianina allo stato semibrado e stabulazione libera iscritti al L.G.”,  che si svolge nel complesso fieristico “Silvio Datti” a Ponte Presale  di Sestino.
    Inaugurata dal direttore dell’ ARA toscana, Claudio Massaro, dal sindaco di Sestino e presidente del Consorzio “Alpe della Luna”  Marco Renzi, hanno portato i saluti agli allevatori e  agli studenti  degli Istituti  di Agraria, il sindaco di Caprese Michelangelo e assessore dell’Unione  dei Comuni della Valtiberina,  Paolo Fontana, il vicesindaco di Badia Tedalda, Ivano Sensi.

    I dati sottolineati, quest’anno,  sono la qualità  dei capi in mostra e il magico momento della Chianina: “Il mercato attraversa uno straordinario momento  per le richieste, tanto che l’offerta non riesce a saturarle”, è un po’ il filo rosso espresso dal direttore Massaro, dai sindaci intervenuti e dall’ANABIC.

    Anche il direttore del Consorzio 5R , che è il consorzio di tutela delle  cinque razze italiane  da carne, Paolo Canestrari, interpellato,  ha dichiarato: ”Oggi la chianina è la razza bovina più richiesta  dal mercato e quella  venduta ai prezzi più alti”. Insomma un buon viatico anche  per i nostri  allevatori, che da anni  hanno scommesso su questa   razza  di eccellenza, nonostante non poche difficoltà  che comunque  oggi attraversano.

    Difficoltà in parte  evidenziate da una relazione  di Elisabetta Tosti, dell’ANABIC,  che ha illustrato i problemi relativi alla diffusione di malattie, il risanamento  dai virus , le vaccinazioni, le  varie normative  regionali. Ciononostante la Chianina da razza in estinzione ( 35.000 capi nel 1990) è aumentata a 46.156 capi  nel 2014, anche  se alcune delle razze italiane sono in controtendenza. Buona notizia è che il Ministero della Agricoltura ha  avviato un progetto premiale  per ridurre l’infezione.

    Renzo Malvezzi, dell’ARA, ha illustrato le  strategie  per l’ottimizzazione della produzione della  carne  bovina, mettendo in guardia, indirettamente, dalla macellazione  precoce, giacchè la carne  chianina  matura dopo i 19 mesi e occorro almeno 24 mesi per uno sviluppo completo dei diversi tessuti  e un  peso corporeo sui 750 kg.

    La prima  giornata della “Mostra-Antica fiera  del Ranco”, è stata, ancora  una volta, non solo “mercato” ma aggiornamento e informazione, perché  gli operatori e le istituzioni possano operare per consolidare una economia generale e, in particolare, quella della Valtiberina montana, con cognizioni  di causa.

    Un ulteriore fondamentale tema è stato illustrato sempre dal direttore Massaro, e cioè il PSR della Regione toscana, i bandi attesi, le novità, che non saranno poche.

    E’ stato ancora  sottolineato il ruolo della Associazione Nazionale “Città della Chianina”, che ha trainato la partecipazione, con l’ausilio della Unione  dei Comuni, delle “terre della Chianina”, all’EXPO’ 2015 e che ha portato la stessa Mostra di Ponte Presale sotto il patrocinio dell’EXPO”.

    Un interrogativo, comunque, è emerso in  più occasioni: quel sarà il destino del Centro Fiere  di Ponte Presale, delle attività di Selezione manze, dell’allenamento dei capi al pascolo brado?


    Un interrogativo che pesa come un macigno, anche se il sindaco Renzi ha dichiarato che nell’ambito del progetto “Aree interne”, la realtà della Chianina è un legame trasversale e condiviso tra Valtiberina  e Casentino e sono previsti nuovi investimenti  nel settore.
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