I Filippelli sono stati all’EXPO’ per una settimana a
vendere e a mostrare i loro prodotti
"Il pane è arte":
una "formella" di
pane con il motto è appeso
all'ingresso del panificio/caffetteria Filippelli di Sestino. E già questo spiega la passione
e l'abilità che i Filippelli – eredi di gestori di un antico forno di Sestino – mettono nel
loro lavoro di "artigiani/artisti".
La vetrina cambia con
le stagioni: per il periodo natalizio il "pane artistico" viene
modellato su articoli che richiamano le convenzioni del periodo; capanne,
pastori, Magi, camini con la calza
tradizionale, presepi, befane... Nel
periodo pasquale i soggetti si rifanno agli eventi religiosi e ai costumi delle tradizioni locali. E sempre c'è il gusto di riprodurre animali,
un mondo che abbiamo sempre vicino, o scorci di
paesaggi, che ammirano lungo le strade della valle del
Foglia nel quotidiano viaggio verso i
tanti clienti.
"Anche il pane "normale" è un'arte - spiega il capostipite delle famiglie Filippelli – perché è fatto di
sapienti dosi e di una tempistica
appropriata. E c'è preparazione lunga
per tutte le speci di dolci. Ma per il pane artistico occorre qualcosa
di più, passione, studio, fantasia." E in effetti il susseguirsi dei
soggetti, periodicamente esposti al
pubblico, dimostrano una maestria non
comune.
"Ho frequentato anche
appositi corsi di formazione, condotti da artisti di livello nazionale,
proprio perché credo che il cibo, oltre
al gusto, debba avere una eleganza di forme".
I Filippelli sono stati all'EXPO' per una settimana a vendere e a mostrare i loro prodotti.
"E' stata una
grande soddisfazione - prosegue la signora
Tiziana - non solo per essere entrati a far parte, come piccoli
artigiani di un piccolo paese come
Sestino, molecola di un evento universale - ma per l'attenzione
che la nostra esposizione ha avuto. Il
pane artistico è stato al centro di molte
attenzioni, sia di italiani che di stranieri, anche perché non è un prodotto comune. Chiedevano
spiegazioni, si interessavano a tutti
gli aspetti, commentavano i risultati. Siamo rimasti soddisfatti e saremmo
pronti a rifare una simile
esperienza".
Arte del cibo: anche questo è un segno del geniaccio
italiano.(Fonte:Saturnonotizie.it)
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