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    martedì 16 giugno 2015

    Badia Tedalda un anno dopo: Santucci e Giovannini a confronto

    Da poco più di un anno, a Badia Tedalda   è presente una nuova amministrazione comunale guidata da Alberto Santucci, che nella scorsa legislatura era il vice di Fabrizio Giovannini, il quale attualmente siede sugli scranni della minoranza. E’ tempo di bilanci e lo abbiamo fatto con i diretti interessati a distanza, appunto, di un anno dal ritorno alle urne. Santucci, il primo anno da sindaco di Badia Tedalda? “Siamo un gruppo nuovo, veramente una bella squadra, motto presente e motivata, ben al di là della logica di divisione fra centrodestra e centrosinistra. I rapporti col vicesindaco Ivano Sensi, con l'assessore Antonio Cominazzi e con tutti i consiglieri di maggioranza — nessuno esclusosono ottimi e veramente collaborativi’'. Quali sono i progetti più importanti? “Abbiamo completato e aperto al pubblico il museo comunale dell’Alta Valmarecchia Toscana, stiamo completando il Centro Visita Alpe della Luna e abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana di 400000 euro per “addolcire" quattro curve critiche sulla strada regionale 258 Marecchiese in località “Svolta del Podere". Siamo riusciti a intercettare un finanziamento di 76000 euro per le manutenzioni straordinarie dei nostri edifici scolastici; con il progetto delle aree interne intendiamo ampliare la residenza sanitaria assistita di Badia con una progettazione innovativa e già condivisa dall’ Azienda sanitaria". Su cosa occorre lavorare per il futuro di Badia? “Visto che lo spopolamento non si placa e che la popolazione è la più anziana di tutta la provincia, occorre mettere in campo tutte le progettualità possibili per rivitalizzare l’economia di questo paese montano e disagiato. Ci stiamo provando con progetti che vanno dall’eolico alle biomasse.
    alla disponibilità del Comune nel far realizzare strutture alberghiere anche di , badia ha perso 200 abitanti negli ultimi 15 anni ed è runica comunità della Valtiberina e dell'intera provincia di Arezzo a serio rischio di collasso economico-demografìco". I rapporti con la minoranza? “Sono buoni. D'altra parte il leader di minoranza è stato mio vice per 10 anni ed io sono stato il suo vice per 5... quindi ci conosciamo bene e ci stimiamo reciprocamente. Per le cose veramente importanti siamo sempre in sintonia e spesso l’opposizione non ha fatto mancare il proprio sostegno anche con voti favorevoli o astensioni”. La palla, ora, passa nelle mani di Fabrizio Giovannini. Come è andata il primo anno sugli scanni dell’opposizione? “Un ruolo importante, quello del’opposizione, lo svolgo con grande piacere e molta stima, visto che me lo hanno conferito i miei elettori. E' ancora presto per dare una valutazione significativa al mio mandato, comunque si va avanti aspettando i fatti per poter prendere delle decisioni in merito. Si fa presente la volontà di effettuare una opposizione costruttiva, valutando l'operato della giunta del primo cittadino, anche se sembra un po' stagnante". Su cosa punta in particolare fattività del vostro gruppo? “A stimolare l’amministrazione sulla strada tracciata delle opere pubbliche. Inoltre, a cercare di spingere i nuovi amministratori in quello sviluppo sostenibile per poter creare posti di lavoro tramite l’ambiente, modello di primo piano, bilanciato su aree di territorio e capace di dare risposte alle necessità di oggi.
    Come gruppo di minoranza, tutto è in agenda quando si tratta di lavorare per il bene comune". Le lacune più grandi dell’amministrazione Santucci? “La vicepresidenza all'Unione dei Comuni della Valtiberina da parte del sindaco Alberto Santucci, per ora, ha fatto solo acqua. E' un periodo di enormi tagli alle politiche sociali, alla sanità, all'istruzione e con questa situazione precaria il vero problema è l'emergenza immigrazione che invade il nostro paese. Una situazione che crea spesso dei disagi, che vanno a creare confusione e lacune organizzative, quindi anche l’amministrazione Santucci prima o poi dovrà dare delle spiegazioni di come gestirlo". A distanza di un anno, avrebbe fatto sempre la stessa scelta? “Non mi sono affatto pentito: quando ci si confronta in una tornata elettorale, si può vincere e si può perdere, ma il rispetto per la fiducia che gli elettori ti hanno concesso credo debba venire prima di ogni altra legittima cosa. Il Comune aveva bisogno di alternanza, per questo sono sceso in campo: il risultato è stato questo e l'ho accettato. Il mio ruolo, quello di sorvegliare la maggioranza nel suo lavoro, è delicato. Con il mio gruppo saremo molto attenti: non ci lasceremo sfuggire nulla, saremo dei buoni vigili; per questo siamo stati eletti, quindi cercheremo di portare a termine il mandato che ci è stato dato.(Fonte:L'Eco del Tevere).
       
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