Se avete un conto corrente con Banca
Etruria dovete
chiuderlo subito: è questo l’appello di Altroconsumo,
l’associazione a tutela dei consumatori, che lancia un vero e proprio allarme
sulla banca commissariata da parte di Bankitalia lo scorso 11 febbraio. Per chi
si fosse perso i contorni della vicenda, Banca Etruria è l’istituto di credito
di cui è vice presidente il signor Pier Luigi Boschi, padre del ministro per le
Riforme, Maria Elena, e presso il quale ha lavorato anche il fratello Emanuele.
Si tratta di un istituto specializzato
nella fornitura di oro ed è ormai da settimane al centro del ciclone oltre che
per le perdite eccessive, anche per i movimenti sospetti in concomitanza con il
decreto del governo Renzi che ha riformato le banche popolari. Una banca che
secondo ‘Linkiesta’ ha molte ombre e secondo Altroconsumo, è bene non averci
più a che fare.
Come si legge su Wallstreetitalia, Banca
Etruria non ha trovato un partner in grado di ripianare le perdite (al 30
settembre 2014 il rosso era di 126 milioni di euro), ragion per cui Banca
d’Italia ha deciso per il commissariamento. I commissari straordinari, secondo
Altroconsumo, difficilmente riusciranno a risolvere la situazione, per cui il
fallimento potrebbe essere dietro l’angolo. Da qui il consiglio
dell’associazione:
Se si è azionista del gruppo, il consiglio
è di vendere. Se possiedono conti correnti e conti deposito, il consiglio è di
chiuderli il prima possibile: per ora la normale “operatività” della banca
continua come al solito, ma i commissari potrebbero anche bloccarla nel caso lo
ritenessero utile per risanare la situazione. Gli analisti di Altroconsumo
Finanza sconsigliano di correre questo rischio.
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