Il sacerdote è stato visto in corso Garibaldi (è ospite
del convento di Monteripido) e in piazza IV Novembre
Padre Gratien Alabi, il religioso indagato nell’ambito
dell’inchiesta della scomparsa di Guerrina Piscaglia, la donna di Ca Raffaello,
nell’Aretino, della quale non si hanno più notizie dal maggio del 2014 è stato
visto a passeggio per Perugia, dove si trova non potendo più esercitare nella
parrocchia aretina né tornare in Africa.
Il sacerdote è
stato visto in corso Garibaldi nei giorni scorsi (risiede nel convento di
Monteripido) ed è stato visto ieri mattina in piazza IV Novembre davanti al
vescovato.
La vicenda che vede
protagonista il sacerdote africano ha diversi contatti con l’Umbria. Non solo
per le frequentazioni sessuali (a pagamento) che il sacerdote aveva con una ragazza
residente a Perugia, ma anche per il venditore ambulante di origine marocchina
evocato, durante gli interrogatori a cui è stato sottoposto, dal marito di
Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa da Ca Raffaello nel comune di Badia
Tebalda (sarebbe l’uomo che, secondo il marito di Guerrina, bevve una
birra con lui, la moglie e padre Gratien Alabi la sera prima della scomparsa di
sua moglie, il 30 aprile 2014).
La giovane rom
perugina è stata sentita per due due ore dal gip Piergiorgio Ponticelli e
dal pm Marco Dioni che conduce le indagini. La donna avrebbe raccontato di
averlo conosciuto presso il campo nomadi che Gratien frequentava per fare
carità. Lei avrebbe riferito, in un italiano molto stentato, di essersi
innamorata di Gratien e di essere finita, spinta da circostanze favorevoli, a
fine dicembre 2014 a fare l’amore con lui, una sola volta, senza
corresponsione di denaro. Padre Gratien Alabi avrebbe dato alla ragazza 100
euro per fare la spesa. La giovane è assistita dall’avvocato Gianni Dionigi del
foro di Perugia.
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