Ha
ribadito di non conoscere Guerrina Piscaglia, la cinquantenne di Badia
Tedalda scomparsa dal primo maggio, smentendo chi aveva ipotizzato una
possibile fuga d’amore con lei. E’ il contenuto delle dichiarazioni rilasciate
in incidente probatorio da Ahmed Elmer, 24 anni, il venditore ambulante
marocchino che, secondo la procura, la sera precedente alla scomparsa della
donna le vendette dei calzini, poi ricevette cinque euro da Padre Gratien bevve
una birra insieme a loro e al marito della donna, Mirko Alessandrini, e poi
andò via. Ahmed avrebbe sostanzialmente confermato questa ricostruzione. La
testimonianza è stata resa alla presenza di Padre Gratien, che si è presentato
in aula in ritardo, ma per la prima volta vestito da sacerdote. Il venditore,
tornato ieri pomeriggio dal Marocco con il fratello, ha ricostruito la serata
del 30 aprile. Ahmed ha confermato di aver ricevuto varie telefonate da Padre
Gratien a cui aveva lasciato il recapito chiedendogli un aiuto per trovargli
lavoro e di non aver mai parlato con lui della Piscaglia. Il marito della
donna, Alessandrini, resta indagato per false dichiarazioni al pm, mentre della
scomparsa della donna è accusato Padre Alabi. “Il mio assistito – ha detto il
suo difensore, l’avvocato Luca Fanfani – non ha mai tirato in ballo il
venditore ambulante, a farlo è il marito di Guerrina Piscaglia”. Nei giorni
scorsi la famiglia Piscaglia ha fatto appello al Papa. “Io sono vicino ai
familiari della donna, che soffrono – ha aggiunto il legale – ma i tempi
dell’Inquisizione sono finiti da un pezzo, la verità si raccoglie attraverso
l’esatta ricerca dei fatti e non con le confessioni forzate. Padre Gratien non
parla? E’ solo una scelta mia”.( Fonte: ANSA)
martedì 24 febbraio 2015
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