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    sabato 22 novembre 2014

    Si cerca una soluzione per l’assistenza pediatrica a Badia Tedalda e Sestino

    Una  prima risposta  alla lettera  dei  genitori  di Sestino, che protestavano per  la mancanza  di assistenza pediatrica dalla fine del mese di agosto, è  giunta dal  direttore della ASL, Desideri, alla sig.ra Eleonora Di Giovanni, referente  del gruppo  sestinate.  “La risposta del direttore generale Desideri  - commenta  la sig.ra Di Giovanni – è un atto  che  abbiamo  apprezzato, anche  perché spiega  le difficoltà  che la stessa ASL deve  affrontare  per  risolvere un  problema  che  ha  una  lunga  storia”. La  Valtiberina, infatti, è divisa in due zone e quella  montana  comprende i Comuni di Caprese Michelangelo, Pieve S.Stefano, Badia Tedalda e Sestino:  zona, questa, che da anni non ha un  pediatra  stabile,  come  riconosce  lo stesso Direttore Desideri: “ perché -  prosegue  la  Di Giovanni - siamo una zona  disagiata, lontana, con una popolazione sparsa  e varie  difficoltà  per operarvi. Ma non  per questo deve essere  una zona senza  assistenza”.
    C’è  alla base uno  “status”  del pediatra   di libera  scelta  che  potrebbe  essere  esemplare  per il dibattito attualmente  in corso tra sindacati e governo  centrale:  gli accordi sindacali  per i pediatri proteggono più la categoria  che i  bambini, cioè  la  popolazione  più  fragile,  più sottoposta a  problemi  sanitari, in un momento  particolare  del  loro  sviluppo.
    La  lettera del direttore  Desideri, ricorda i vari tentativi,  i bandi “mirati”  che  sono stati pubblicati ma senza  risultati. La proposta sulla  quale  attualmente la ASL  lavora  è quella di portare a Badia Tedalda e a Sestino  il pediatra  una  volta  al  mese: “Nella  consapevolezza   che  tale  condizione  abbia  comunque  carattere di transitorietà  è  stato  indetto  altro   bando  di  zona  carente”, e nel frattempo  il  Direttore  di zona  ha in corso una   trattativa   con i pediatri   di  zona   di  libera  scelta “  operanti nella  bassa  Valtiberina.  Tale eventualità, se darebbe una  prima risposta, non risolverebbe assolutamente il problema, come  si  intuisce  dalla stessa  lettera  del Direttore,  perché  garantirebbe  di  fatto  “valutazioni periodiche o “bilanci  di salute” con cadenza mensile.
    Del problema  si   stanno interessando, ovviamente, anche  i  sindaci   di Sestino  Marco Renzi e di  Badia  Tedalda, Alberto Santucci. Come in passato è stato possibile  nei settori  dei servizi sociali,  della scuola, del lavoro, una  convenzione  con le ASL delle Marche o con singoli pediatri di questi  territori confinanti, potrebbe  risultare  in  grado  di dare  assistenza  pediatrica  in continuità.
    “Nel prendere atto della  lettera  del direttore Desideri  - continua  la sig.ra Eleonora Di Giovanni – ribadiamo che  le proposte in corso  non risolvono il  problema: i nostri figli hanno diritto ad una assistenza dignitosa, in un  momento in cui, accanto  ad altri problemi  della  sanità  per  i nostri territori,  essi attraversano una fase  delicata  della crescita. Continueremo  a lottare  e a collaborare perché  questa  gente che presidia  la montagna  possa vivere con maggiori  tranquillità  e dignità”

    (Giancarlo Renzi)
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