Una  prima risposta  alla
lettera  dei  genitori  di Sestino, che protestavano per 
la mancanza  di assistenza pediatrica dalla fine del mese di agosto,
è  giunta dal  direttore della ASL, Desideri, alla sig.ra Eleonora Di
Giovanni, referente  del gruppo  sestinate.  “La risposta del
direttore generale Desideri  - commenta  la sig.ra Di Giovanni – è un
atto  che  abbiamo  apprezzato, anche  perché spiega 
le difficoltà  che la stessa ASL deve  affrontare  per 
risolvere un  problema  che  ha  una  lunga  storia”.
La  Valtiberina, infatti, è divisa in due zone e quella 
montana  comprende i Comuni di Caprese Michelangelo, Pieve S.Stefano,
Badia Tedalda e Sestino:  zona, questa, che da anni non ha un 
pediatra  stabile,  come  riconosce  lo stesso Direttore Desideri:
“ perché -  prosegue  la  Di Giovanni - siamo una zona 
disagiata, lontana, con una popolazione sparsa  e varie 
difficoltà  per operarvi. Ma non  per questo deve essere  una
zona senza  assistenza”.
C’è alla base uno “status” del pediatra di libera scelta che potrebbe essere esemplare per il dibattito attualmente in corso tra sindacati e governo centrale: gli accordi sindacali per i pediatri proteggono più la categoria che i bambini, cioè la popolazione più fragile, più sottoposta a problemi sanitari, in un momento particolare del loro sviluppo.
La lettera del direttore Desideri, ricorda i vari tentativi, i bandi “mirati” che sono stati pubblicati ma senza risultati. La proposta sulla quale attualmente la ASL lavora è quella di portare a Badia Tedalda e a Sestino il pediatra una volta al mese: “Nella consapevolezza che tale condizione abbia comunque carattere di transitorietà è stato indetto altro bando di zona carente”, e nel frattempo il Direttore di zona ha in corso una trattativa con i pediatri di zona di libera scelta “ operanti nella bassa Valtiberina. Tale eventualità, se darebbe una prima risposta, non risolverebbe assolutamente il problema, come si intuisce dalla stessa lettera del Direttore, perché garantirebbe di fatto “valutazioni periodiche o “bilanci di salute” con cadenza mensile.
Del problema si stanno interessando, ovviamente, anche i sindaci di Sestino Marco Renzi e di Badia Tedalda, Alberto Santucci. Come in passato è stato possibile nei settori dei servizi sociali, della scuola, del lavoro, una convenzione con le ASL delle Marche o con singoli pediatri di questi territori confinanti, potrebbe risultare in grado di dare assistenza pediatrica in continuità.
“Nel prendere atto della lettera del direttore Desideri - continua la sig.ra Eleonora Di Giovanni – ribadiamo che le proposte in corso non risolvono il problema: i nostri figli hanno diritto ad una assistenza dignitosa, in un momento in cui, accanto ad altri problemi della sanità per i nostri territori, essi attraversano una fase delicata della crescita. Continueremo a lottare e a collaborare perché questa gente che presidia la montagna possa vivere con maggiori tranquillità e dignità”
C’è alla base uno “status” del pediatra di libera scelta che potrebbe essere esemplare per il dibattito attualmente in corso tra sindacati e governo centrale: gli accordi sindacali per i pediatri proteggono più la categoria che i bambini, cioè la popolazione più fragile, più sottoposta a problemi sanitari, in un momento particolare del loro sviluppo.
La lettera del direttore Desideri, ricorda i vari tentativi, i bandi “mirati” che sono stati pubblicati ma senza risultati. La proposta sulla quale attualmente la ASL lavora è quella di portare a Badia Tedalda e a Sestino il pediatra una volta al mese: “Nella consapevolezza che tale condizione abbia comunque carattere di transitorietà è stato indetto altro bando di zona carente”, e nel frattempo il Direttore di zona ha in corso una trattativa con i pediatri di zona di libera scelta “ operanti nella bassa Valtiberina. Tale eventualità, se darebbe una prima risposta, non risolverebbe assolutamente il problema, come si intuisce dalla stessa lettera del Direttore, perché garantirebbe di fatto “valutazioni periodiche o “bilanci di salute” con cadenza mensile.
Del problema si stanno interessando, ovviamente, anche i sindaci di Sestino Marco Renzi e di Badia Tedalda, Alberto Santucci. Come in passato è stato possibile nei settori dei servizi sociali, della scuola, del lavoro, una convenzione con le ASL delle Marche o con singoli pediatri di questi territori confinanti, potrebbe risultare in grado di dare assistenza pediatrica in continuità.
“Nel prendere atto della lettera del direttore Desideri - continua la sig.ra Eleonora Di Giovanni – ribadiamo che le proposte in corso non risolvono il problema: i nostri figli hanno diritto ad una assistenza dignitosa, in un momento in cui, accanto ad altri problemi della sanità per i nostri territori, essi attraversano una fase delicata della crescita. Continueremo a lottare e a collaborare perché questa gente che presidia la montagna possa vivere con maggiori tranquillità e dignità”
(Giancarlo Renzi)
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
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