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    venerdì 28 novembre 2014

    Sestino e Badia Tedalda verso un' agricoltura biologica

    Domenica, 30 novembre, una “Festa della Toscana” particolare  per Sestino e Badia Tedalda, terre conquistate da “Fiorenza” e montagne erette a città fortificate, come il Sasso di Simone. Nel pomeriggio, infatti, presso il teatro “P.Cavallini”  di Sestino, i consigli comunali dei due comuni si riuniranno in seduta congiunta per l’avvio di un progetto, che si presenta di straordinaria importanza: promuovere l’attività agricola biologica. Sarebbero i primi Comuni toscani ad intraprendere questa strada di una produzione agricola “naturale”, senza Ogm, legata strettamente al territorio che si esprime con le sue caratteristiche. C’è in corso una “santa  alleanza”, che oltre ai due Comuni toscani, comprende il Comune di Vallarsa nel Trentino, primo in Italia ad aver assunto un siffatto programma economico e di vita. Sarà presente a Sestino il sindaco Geremia Gios. Del progetto fanno parte l’Istituto Scolastico “A.M.Camati-A.Fanfani”  di Pieve S.Stefano e “Aboca Group”, il cui fondatore, Valentino Mercati, recentemente è stato insignito dal Presidente Napoletano del titolo di Cavaliere del lavoro”, unico rappresentante di una impresa agricola  italiana.  
    Forse un segno dei tempi. Il “ritorno alla terra”, come segno di “collaborazione” tra uomo e natura, la necessità di contrastare coi fatti commistioni globali che  minano la genuinità, è un richiamo che si fa sempre più urgente. Ma dovrebbe essere anche un nuovo “genio” della montagna, dopo lo storico “trasloco” delle popolazioni nel “secolo breve” e la sfida con prodotti di qualità. Dotrebbe essere un programma per dare un nuovo futuro alle popolazioni delle periferie, che purtroppo  tali sempre rimangono. Di tale spirito  e di tali prospettive sono sicuri i sindaci di Sestino, Marco Renzi e di Badia Tedalda, Alberto Santucci. Ciò giocherebbe fortemente a favore dei coltivatori, già impegnati in un’impresa eccellente con gli allevamenti Chianini. All’ultima Mostra Nazionale della Chianina,  svoltasi a settembre a Ponte Presale, tecnici di un’apposita tavola rotonda, illustrarono il punto eccellente raggiunto dagli allevamenti, di per sé già al 40% di contenuti biologici, e che facilmente potrebbero aumentare e arrivare alla certificazione con una  attenta gestione dei prati-pascolo e delle foraggiere prodotte direttamente dalle aziende.
    Oltre a ciò sarebbero anche altri prodotti ad esserne avvantaggiati, come il tartufo, specialmente il bianco pregiato, i funghi, il recupero dei frutti tradizionali ed altri allevamenti, come tutta la fauna che popola l’Appennino. Una qualità che cadrebbe con risvolti positivi su  tutti i comparti agricoli e connessi e, si può dire, anche in linea con le guide fondamentali dell’EXPO’ 2015, e cioè alimentare l’uomo- non considerarlo merce- come altri autorevolmente chiedono.
    Il progetto, o “Patto solenne di Amicizia e Collaborazione per il rilancio socio-economico e occupazionale dei territori montani”, ha certamente le basi, costruite pazientemente dalle ultime generazioni, per  darsi un nuovo futuro. E questo aprirà appetibili orizzonti anche al turismo, all’ artigianato tradizionale, al patrimonio culturale di Badia Tedalda e di Sestino.  
    Nel teatro “P.Cavallini”, domenica si gioca una partita davvero importante per Badia Tedalda e Sestino, finalmente uniti nel segno del benessere delle rispettive popolazioni, e oltre esse.

    (Giancarlo Renzi)
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