Nuova imponente battuta di ricerche, domani, nei boschi di Ca’ Raffaello
nel comune di Badia Tedalda per le indagini sulla scomparsa della 50enne
Guerrina Piscaglia di cui non si hanno più notizie dall’1 maggio scorso. A
coordinarla saranno il pm Marco Dioni e la collega Ersilia Spena, che si era
occupata del caso al momento della denuncia di scomparsa da parte dei familiari
prima di passarlo al collega per le ferie estive. I due magistrati, come
confermato dal procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi, restano entrambi
titolari dell’inchiesta che, al momento, vede come unico indagato, per
sequestro di persona, il frate Gratien Alabi, 45 anni, che si trova a Perugia
presso la sede italiana della congregazione religiosa africana a cui
appartiene. La battuta si annuncia imponente con utilizzo di carabinieri,
forestali, mezzi e cani molecolari e con la presenza dei due magistrati sul
posto. Non è la prima volta che i boschi di Ca’ Raffaello e dall’Alta Val
Marecchia sono interessati da battute a tappeto sia sul versante toscano che su
quello romagnolo, la nuova battuta è finalizzata a raccogliere elementi che
possano servire a ricostruire questo giallo. Dopo aver sentito il marito Mirco
Alessandrini e i suoceri della donna nonché due testimoni, la procura attende ora
i risultati ufficiali dei Ris di Roma. Dato praticamente per scontato che le
tracce emetiche nella canonica di Ca’ Raffaello non sono umane, l’attenzione
resta puntata sull’auto del frate sequestrata e sotto esame della scientifica.
Lo stesso Gratien Alabi, nei giorni scorsi, si è sottoposto al tampone salivare
richiesto dagli stessi investigatori del Ris per eventuali comparazioni e
confronti con reperti o altri materiali raccolti nelle indagini. Fonte: ANSA
mercoledì 8 ottobre 2014
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