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    mercoledì 8 gennaio 2014

    Richiesta urgente intervento fiume Marecchia, 400 firme raccolte dai cittadini di Pennabilli

    Il fiume Marecchia sempre nel cuore e nei pensieri delle popolazioni che vi si affacciano. Con una petizione, firmata finora da oltre 400 cittadini, il comune di Pennabilli richiama l'attenzione sul fiume e sulle sue necessità. Con il "Contratto di fiume" e il "piano strategico" si è finora cercato di far convogliare idee, proposte e persone per condividere e confrontarsi sulle problematiche in essere. "Mercoledì 6 novembre" si legge in una nota "i Sindaci degli 11 Comuni della Val lMarecchia, la Provincia di Rimini, la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Forum Rimini Venture hanno sottoscritto fra loro un Protocollo d’intesa. Oggetto dell’intesa è, in primo luogo, la futura elaborazione di un Piano Strategico di Vallata" Piano che, secondo le previsioni, dovrebbe vedere la luce nell'autunno di quest'anno. Contestualmente è nato anche il progetto del "Contratto di fiume". "Lo strumento del “Contratto di Fiume” può essere un metodo di lavoro per decidere in modo integrato e condiviso" continua la nota "le azioni utili per un bacino fluviale e per rendere sinergici i diversi strumenti di azione - pianificazione e programmazione intersettoriali." Tante azioni messe in campo e tante richieste e necessità di un fiume e di un'intera area abitata da tantissime persone. Da qui la petizione, indirizzata al presidente della Regione Emilia Romagna che è ancora possibile sottoscrivere. "In ogni caso, sia il Piano strategico di Valle che il Contratto di fiume, hanno l’obiettivo di dar vita ad un processo di coesione territoriale, con l’individuazione di nuovi modelli di riequilibrio tra i Comuni capoluogo e le aree interne, processo che si ritiene determinante per realizzare programmi e progetti di sviluppo in riferimento alla nuova stagione dei fondi comunitari 2014-2020."
    Di seguito la petizione
    AL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
    Il nostro fiume Marecchia è l’asse portante della nostra vallata. E’una grande presenza naturale, una risorsa ambientale, economica turistica notevolissima. Negli ultimi decenni, i l fiume è stato irrazionalmente lasciato a se stesso e si trova in stato di abbandono ed è ormai indifferibile che le Pubbliche Amministrazioni (Comune, Provincia, Regione Autorità di Bacino) affrontino seriamente il problema sia del sovralluvionamento sia della forte incisione del fiume Marecchia e dei maggiori affluenti (Torrenti Messa, Senatello, Mazzocco, Rio Maggio...) .
    Il notevole accumulo di sedimenti nell’alveo del fiume Marecchìa, ad esempio nel tratto compreso fra Ponte Messa e Ponte S.M. Maddalena oppure in località Secchiano (confluenza con il Rio Maggio) o lungo il torrente Mazzocco (loc. Pianacci /Agenzia), propone gravi scenari di rischi o per la pubblica e privata incolumità connessi all'aumento delle aree esondabili. In altri tratti, il letto del fiume si presenta invece con una forte incisione sia in alveo sia delle sponde che provoca l'incremento dell’instabilità dei versanti sottoposti a scalzamento. Il rischio idrogeologico ed il rischio idraulico nella nostra vallata sono ogni anno più incombenti. Tutti ricordano le tragedie ed i morti degli anni scorsi avvenute a Ponte Messa e a S. Sofia. Tutti sanno che in particolari condizioni climatiche il fiume produce una piena che esonda allagando le zone limitrofe alle sponde. In particolare il problema del s ovralluvionamento dell'alveo fluviale si trascina peraltro da alcune decine d’anni senza soluzioni e con progressivo aggravamento. Tutte le relazioni e le perizie tecniche degli ultimi anni, evidenziano la necessità di asportare l'eccesso di sedimenti insediati preferenzialmente a centro alveo non ritenendo sufficiente e insensatamente oneroso, limitare le manutenzioni a lavori di livellamento delle barriere ghiaiose e la ridistribuzione dei sedimenti all'interno dell'alveo. L'attività idrodinamica del fiume provvederebbe a ripristinare in breve tempo gli accumuli a centro alveo rimuovendoli verso le sponde e vanificando così i costosi interventi manutentivi. Anche gli amministratori locali hanno previsto che "in carenza di finanziamenti pubblici" si poteva "prevedere la possibilità di finanziare i lavori di manutenzione del fiume con la cosidetta compensazione". Le eccellenti caratteristiche qualitative, le importanti volumetrie e l'ampia possibilità di impiego dei sedimenti accumulati in eccesso nell'alveo costituiscono, infatti, concreto presupposto per sostenere programmi di riassetto territoriale e conseguente riduzione del rischio idrogeologico, per soddisfare sempre più indifferibili lavori di miglioramento delle principali infrastrutture legate al fiume, con interventi di difesa spondale o dell 'alveo, per la manutenzione dei ponti e per la stabilizzazione dei movimenti franosi legati al bacino idrografico del fiume.
    Si chiede PERTANTO CHE SI INTERVENGA AL PIU PRESTO PER UN’EFFICACE MANUTENZIONE DEL FIUME MARECCHIA E DEI SUOI AFFLUENTI.” (Altarimini.it)



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