Badia Tedalda : la terra dei cachi?

"In un momento difficile come questo pagare un servizio per non averlo è davvero una cruda realtà e sentire continue bugie dall'ente erogatore fanno male a chi come noi resiste in questo paese montano tra mille difficoltà di sopravvivenza giornaliera.

Alice sì, Alice no: potremmo parafrasare una celebre melodia di Elio e le storie tese  per evidenziare il disservizio che Telecom sta continuando a trascurare dalla metà di dicembre 2013 tant'è che, sfiniti dalle solite risposte non risolutive del call-center, i cittadini del paese di Badia Tedalda cercano di muoversi come possono scrivendo su blog ed a testate giornalistiche come il caso dell'amico Piero Valentini di cui riportiamo integralmente la sua protesta inviata alla redazione di Saturno Notizie di Sansepolcro:

"Spett. Redazione,

voglio comunicarvi questo problema! con preghiera di pubblicazione quanto segue:

Badia Tedalda paese con linea "ADSL Alice Telecom" ormai da un mese con servizio non funzionante, la linea funziona ad intermittenza sconnettendosi continuamente rendendo impossibili i collegamenti, 

mandando in tilt uffici pubblici e privati,  negozi,  attività turistiche e i semplici cittadini ormai stanchi delle continue promesse da parte di Telecom per la riparazione dopo continue chiamate per comunicare il disservizio.

Badia Tedalda per la sua locazione montana e lontana da grossi centri urbani  ha necessità del servizio per far avvicinare virtualmente gli abitanti  onde evitare spostamenti fisici, sono ormai diversi anni che abbiamo l'ADSL e che paghiamo il servizio da 7 mega ma in realtà ne abbiamo meno di 1 mega, peggio che nei paesi più remoti del mondo... ed ora non funziona neppure quel poco che abbiamo!!!

In un momento difficile come questo pagare un servizio per non averlo è davvero una cruda realtà e sentire continue bugie dall'ente erogatore fanno male a chi come noi resiste in questo paese montano tra mille difficoltà di sopravvivenza giornaliera."

Saluti e Grazie

Valentini Piero

 Un problema che oramai sarebbe ora  di risolvere.

giovedì, gennaio 16, 2014