L’Assemblea legislativa
dell’Emilia Romagna ha infatti rigettato la proposta – presentata in un ordine
del giorno della Lega Nord – di farne un parco interregionale, con gestione
emiliano romagnola per il territorio di competenza. Così ora continueranno ad
essere le Marche ad averne complete competenza e gestione. Il tutto dopo che la
stessa Assemblea bolognese si era espressa a favore dell’estensione del piano
paesistico regionale all’alta Valmarecchia, con il voto favorevole della Lega
Nord. "E dire – fanno notare i consiglieri leghisti Mauro Manfredini,
Manes Bernardini, Stefano Cavalli e Roberto Corradi – che da almeno tre anni a
questa parte, ogni anno, l’Emilia Romagna stanzia circa 130mila euro alle
Marche per il parco, senza avere neanche una rappresentanza nell’ente di
gestione”. “E qualche anno fa a Bologna hanno pure lanciato un gruppo di lavoro
ad hoc per il “Simone e Simoncello’, risoltosi in un nulla di fatto”.
Già l’anno scorso il
consiglio del Comune di Pennabilli – sollecitato dai consiglieri Gianluca Pini,
Mauro Giannini e Alessandro Galli – aveva invocato l’intervento della Regione
Emilia Romagna per sanare il problema di “quel pezzo di territorio diventato
terra di nessuno. O meglio: di fatto escluso dal responso referendario che nel
2006 sancì la volontà dell’84 per cento dei valligiani” di passare alla
provincia di Rimini. Ma “neanche di fronte al pronunciamento del consiglio la
Regione cercò di sanare la situazione”.
Risultato: “Oggi ci troviamo
con un avamposto delle Marche in Romagna”. “Una vasta porzione del Comune di
Pennabilli è cioè sotto l’egida marchigiana e di fatto i pennesi non si possono
dire totalmente padroni a casa loro, a causa dell’ingiustificata e colpevole
inerzia dell’Emilia Romagna, la Regione a cui hanno scelto di appartenere”
dicono i consiglieri regionali leghisti. "La Regione Emilia Romagna –
spiega Giannini, capogruppo Lega Nord in Comune – non si nasconda dietro un
dito. La sua volontà sia chiara: o trova immediatamente un accordo con le
Marche sull'istituzione del Parco interregionale, dando la possibilità al
Comune di Pennabilli di poter essere parte attiva nella gestione e
pianificazione del territorio, oppure ponga fine a questa umiliante situazione,
togliendo il territorio romagnolo dal dominio marchigiano. A lei la
scelta”.
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