Badia Tedalda e Sestino flagellati dalla neve; Mugnai (Pdl) «Dopo gli eventi 2012 risorse in arrivo: sì ma quando?»
L’esponente del Pdl interroga la giunta regionale «Sbloccare
i fondi e individuare nuovi bandi per sostenere le spese affrontate» I comuni di Badia Tedalda e Sestino, i piu' orientali della
provincia di Arezzo al confine con Romagna e Marche, nel 2012 furono tra i più
colpiti dall'emergenza neve che a partire da gennaio si abbatté con eccezionale
veemenza in quella parte della Toscana,
tanto da essere riconosciuti tra gli enti colpiti da calamità naturale. Tante
le spese affrontate, sia per il primo soccorso alla popolazione che per i vari
interventi di ripristino che si resero necessari. E le risorse, a dire il vero,
sono anche state stanziate. Ecco, piccolo particolare: non sono state erogate.
Peggio: non c'è una previsione sui tempi in cui arriveranno a destinazione. Che
si aspetta, di grazia? A chiederlo, suonando così la sveglia alla giunta
toscana, è il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai che firma oggi
un'interrogazione in cui chiede alla Regione di assumersi impegni in forma
scritta. Nello specifico, Mugnai chiede «se non sia il caso di
procedere all'erogazione di un finanziamento a titolo di anticipo per le spese
sostenute a causa dell' emergenza neve 2012», ma anche «quali altre risorse o
bandi possono essere partecipati dai due Comuni per supportare spese a
carattere eccezionale ma anche per investimenti e spese correnti attinenti alle
condizioni montane dei due enti territoriali». Non solo, perché si vuol sapere
anche «a quali fondi e a quali bandi si potrebbe fare riferimento al fine di
procedere alla ricostruzione di una struttura che abbia la funzione di punto
raccolta della popolazione in caso di eventi calamitosi», vale a dire la
tensostruttura comunale di Badia Tedalda che crollò e che invece dovrebbe
servire proprio come punto di ricovero per la popolazione in caso di calamità. Ora, il 25 febbraio 2012, niente di meno, il dipartimento di
protezione civile della provincia di Arezzo comunicava alla Regione Toscana il
riepilogo dei costi autorizzati dal dipartimento nazionale di protezione civile
e sostenuti dai Comuni di Badia Tedalda e Sestino per l'emergenza neve: si
trattava di circa 140 mila euro. Ancora, scrive Mugnai nel suo documento:
«Badia Tedalda, insieme al Centro intercomunale di protezione civile della
Valtiberina, ha sostenuto i costi per vitto, alloggio e carburante del
personale e dei mezzi del genio civile militare intervenuti con autorizzazione
del dipartimento di protezione civile. Le prestazioni di servizi effettuate
dalle ditte private incaricate dell'apertura delle strade – si legge ancora –
sono ad oggi rimaste non pagate,
causando notevoli disagi finanziari alle aziende coinvolte». «A quanto si apprende dagli uffici – sottolinea Mugnai – le
risorse saranno erogate in due tranches. La prima sarà di 238.547,34 euro, ma
ancora dallo scorso anno non sarebbe certa la data di erogazione dei fondi da
parte del dipartimento protezione civile nazionale alla Regione. Tuttavia, la
ragioneria regionale sarebbe già pronta a ricevere e fare i mandati alle province».
In particolare, «sono stati autorizzate spese per circa 100mila euro al Comune
di Badia Tedalda e circa 40mila euro al Comune di Sestino, spese che ancora non
sono state rimborsate». A quando il fausto evento?
Interrogazione a Risposta Scritta
(Art. 164 Reg. Interno) Oggetto: sui fondi per l’emergenza neve 2012 per i comuni di
Badia Tedalda e Sestino in provincia di Arezzo Il Sottoscritto consigliere Premesso che con il Decreto del presidente della Giunta
Regionale n.55 del 8 febbraio 2012 è stato dichiarato lo stato di emergenza
regionale ai sensi dell’art. 11 comma 2 lettera a) L.R. 67/03 per le
eccezionali precipitazioni nevose e per il gelo occorsi dal 31 gennaio 2012 che
hanno interessato gran parte del territorio toscano ed in particolare le
Province di Arezzo, Livorno, Pisa, Siena; Considerato che in alcuni comuni della Provincia di Arezzo ,
in particolar modo Badia Tedalda e Sestino, si sono registrati gravi danni
causati dal carico della neve e dal gelo; Che a Badia Tedalda si è registrato anche il crollo di una
tensostruttura comunale, già individuata come punto di ricovero della
protezione civile in caso di calamità, ma anche danni alla casa di riposo e ad
un maneggio dove in seguito al crollo di una stalla sono deceduti 12 cavalli; Che a Sestino invece i maggiori disagi li ha riscontrati la
popolazione in seguito all’inagibilità di molte residenze e alla mancanza dei
rifornimenti del GPL; Considerata la comunicazione del dipartimento di protezione
civile della provincia di Arezzo del 25 febbraio 2012 alla Regione Toscana con
la quale si riepilogavano i costi autorizzati dal dipartimento nazionale di
protezione civile e sostenuti dai Comuni in oggetto per l’emergenza neve, circa
140 mila euro; che Badia Tedalda insieme al Centro intercomunale di
protezione civile della Valtiberina ha sostenuto i costi per vitto alloggio e
carburante al personale e ai mezzi del genio civile militare intervenuti con autorizzazione del
DPC; Considerato che le prestazioni di servizi effettuate dalle
ditte private incaricate dell’apertura
delle strade, sono ad oggi rimaste non
pagate, causando notevoli disagi finanziari alle aziende coinvolte. Richiamato il nostro interessamento presso gli uffici
regionali relativamente allo sblocco delle risorse messe a disposizione con
DPCM del 28 settembre 2012, “Riparto risorse stanziate dall’articolo 23, comma
9, del decreto legge n.95 del 6 luglio 2012, per gli interventi connessi alle
eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio nazionale
nel mese di febbraio2012”; che a quanto si apprende dagli uffici le risorse saranno
erogate in due tranche e la prima sarà di 238.547,34 euro, ma ancora dallo
scorso anno non sarebbe certa la data di erogazione dei fondi da parte del
dipartimento protezione civile nazionale alla Regione ma che la ragioneria
regionale sarebbe già pronta a ricevere e fare i mandati alle province; Considerato che sono stati autorizzate spese per circa
centomila euro al comune di Badia Tedalda e circa quarantamila euro al Comune
di Sestino, spese che ancora non sono state rimborsate; Visto che il Comune di Badia Tedalda come anche quello di
Sestino sono stati riconosciuti tra gli enti
colpiti dalla calamità naturale; Interroga il Presidente della Giunta Regionale per conoscere Se non sia il caso di procedere all’erogazione di un
finanziamento a titolo di anticipo per le spese sostenute a causa dell’
emergenza neve 2012; A quali fondi e a quali bandi si potrebbe fare riferimento
al fine di procedere alla ricostruzione di una struttura che abbia la funzione
di punto raccolta della popolazione in caso di eventi calamitosi: Quali altre risorse o bandi possono essere partecipati dai
due comuni per supportare spese a carattere eccezionale ma anche per
investimenti e spese correnti attinenti alle condizioni montane dei due enti
territoriali. Stefano Mugnai (Saturno Notizie)
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