I genitori protestano e "salvano" la scuola destinata all'accorpamento
Il futuro dell'autonomia dell'Istituto
comprensivo "L.Voluseno", che comprende le scuole di Sestino e di
Badia Tedalda, dipende anche da una protesta dei genitori che, penna alla mano,
hanno sbarrato la strada alla proposta di rinunciare all'autonomia dell'istituto,
con conseguente aggregazione ad Anghiari-Monterchi.Come è noto i comuni di Sestino e di
Badia Tedalda avevano rinunciato alla autonomia , ma senza nessuna
concertazione o informazione alle famiglie e agli insegnanti e in assenza di
una valida motivazione. Sestino, indubbiamente, era il più penalizzato, essendo
la sede della dirigenza e il territorio più lontano e con minori servizi (
trasporti, viabilità, sanità, servizi sociali) e più grandi distanze dai centri
erogatori degli stessi. La scuola è il centro vitale della comunità, anche se
rispecchia una popolazione scolastica numericamente scarsa, tanto che
l'autonomia è stata mantenuta sempre in deroga. E questa deroga sarebbe
continuata anche ora, nonostante recenti disposizioni normative. Tale
disponibilità "convertì" il comune di Sestino, che in conferenza
zonale si pronunciò alla fine per la continuazione della autonomia, salvo un
fulmineo ripensamento, una riconvocazione della conferenza e una nuova rinuncia
alla autonomia.
Alla conferenza provinciale successiva giunse la motivata richiesta dei
genitori che per il bene degli alunni e delle famiglie chiedevano ai sindaci di
Sestino e di Badia Tedalda, alla Provincia di Arezzo, alla Regione Toscana e ai
sindacati della scuola l'autonomia dell'istituto "Voluseno": "
espressione di un territorio e di comunità montane ben caratterizzate e da
tempo impegnate per una scuola di qualità". Nella petizione i genitori
sollevavano anche una questione di legittimità costituzionale sulla base
dell'art.19 del D.L. n. 98/2011 e la evidente mancanza di non contiguità con i
territori di Anghiari e Monterchi.
La conferenza provinciale, nel prendere atto della posizione dei genitori,
proponeva una soluzione mediana, e cioè la continuazione della autonomia per un
anno, al fine di ponderare tutti gli spetti dello straordinario "casus
belli", che vede- cosa abbastanza straordinaria- una
"autorinuncia" in una tematica così importante.
La minoranza consiliare, intanto, chiedeva le dimissioni dell'assessore Santi
ma la mozione non veniva portata in consiglio comunale, mentre si dimetteva
l'assessore Marsili di Badia Tedalda.
Sempre i genitori di Sestino hanno chiesto un incontro con l'amministrazione
per chiarire e capire la strana condotta ma in un comunicato l'assessore Santi
ha fatto sapere che l'incontro verrà fatto quando la Regione Toscana avrà
deciso in merito alla autonomia dell'istituto "Voluseno". Il che vuol
dire, che la "responsabilità" – nel bene o nel male – sarà a carico
della Regione e non si sapranno mai i veri motivi per cui certi Comuni sviliscono
la loro scuola.(Arezzo Notizie)
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