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    mercoledì 5 dicembre 2012

    I genitori protestano e "salvano" la scuola destinata all'accorpamento


    Il futuro dell'autonomia dell'Istituto comprensivo "L.Voluseno", che comprende le scuole di Sestino e di Badia Tedalda, dipende anche da una protesta dei genitori che, penna alla mano, hanno sbarrato la strada alla proposta di rinunciare all'autonomia dell'istituto, con conseguente aggregazione ad Anghiari-Monterchi.Come è noto i comuni di Sestino e di Badia Tedalda avevano rinunciato alla autonomia , ma senza nessuna concertazione o informazione alle famiglie e agli insegnanti e in assenza di una valida motivazione. Sestino, indubbiamente, era il più penalizzato, essendo la sede della dirigenza e il territorio più lontano e con minori servizi ( trasporti, viabilità, sanità, servizi sociali) e più grandi distanze dai centri erogatori degli stessi. La scuola è il centro vitale della comunità, anche se rispecchia una popolazione scolastica numericamente scarsa, tanto che l'autonomia è stata mantenuta sempre in deroga. E questa deroga sarebbe continuata anche ora, nonostante recenti disposizioni normative. Tale disponibilità "convertì" il comune di Sestino, che in conferenza zonale si pronunciò alla fine per la continuazione della autonomia, salvo un fulmineo ripensamento, una riconvocazione della conferenza e una nuova rinuncia alla autonomia. Alla conferenza provinciale successiva giunse la motivata richiesta dei genitori che per il bene degli alunni e delle famiglie chiedevano ai sindaci di Sestino e di Badia Tedalda, alla Provincia di Arezzo, alla Regione Toscana e ai sindacati della scuola l'autonomia dell'istituto "Voluseno": " espressione di un territorio e di comunità montane ben caratterizzate e da tempo impegnate per una scuola di qualità". Nella petizione i genitori sollevavano anche una questione di legittimità costituzionale sulla base dell'art.19 del D.L. n. 98/2011 e la evidente mancanza di non contiguità con i territori di Anghiari e Monterchi. La conferenza provinciale, nel prendere atto della posizione dei genitori, proponeva una soluzione mediana, e cioè la continuazione della autonomia per un anno, al fine di ponderare tutti gli spetti dello straordinario "casus belli", che vede- cosa abbastanza straordinaria- una "autorinuncia" in una tematica così importante. La minoranza consiliare, intanto, chiedeva le dimissioni dell'assessore Santi ma la mozione non veniva portata in consiglio comunale, mentre si dimetteva l'assessore Marsili di Badia Tedalda. Sempre i genitori di Sestino hanno chiesto un incontro con l'amministrazione per chiarire e capire la strana condotta ma in un comunicato l'assessore Santi ha fatto sapere che l'incontro verrà fatto quando la Regione Toscana avrà deciso in merito alla autonomia dell'istituto "Voluseno". Il che vuol dire, che la "responsabilità" – nel bene o nel male – sarà a carico della Regione e non si sapranno mai i veri motivi per cui certi Comuni sviliscono la loro scuola.(Arezzo Notizie)

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