L'autolesionismo dell'amministrazione comunale di Sestino, ha spento un'altra candelina: è morta l'autonomia dell'Istituto Comprensivo "L. Voluseno"
"Tutto ciò evidenzia la mancanza di
amore per le proprie scuole, e alla palese scarsa attenzione che l'attuale
amministrazione riserva ad essa"La minoranza consiliare di Sestino, al
consiglio comunale del 31 ottobre, ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla
istruzione Walter Santi.
L'autolesionismo della amministrazione comunale, infatti, ha spento un'altra
candelina: è morta l'autonomia dell'Istituto Comprensivo "L.
Voluseno". Ciò è avvenuto con una situazione tragicomica, dove politica,
campanilismi e soprattutto mancanza di attenzione per la scuola, assenza di
qualsiasi trasparenza e assoluta disinformazione hanno raggiunto una situazione
surreale, da richiedere una "terapia di gruppo".
La conferenza zonale del 24 ottobre era stata preceduta da incontri
"politici" tra Sestino, Badia Tedalda, Pieve S.Stefano e Caprese
Michelangelo, dove era stato definito il progetto di riordino delle scuole dei
quattro Comuni: un maxi-istituto di montagna, da Caprese a Sestino, con sede a
Pieve S.Stefano. Ma durante i lavori della conferenza- che mette sempre in
risalto, oltre alle esigenze scolastiche, appetiti vari soprattutto per le
dirigenze- veniva fatto presente dall'assessore provinciale Mezzetti Panozzi
che la Regione Toscana, e quindi la stessa Provincia di Arezzo, erano disposte
a confermare l'autonomia dell'Istituto Comprensivo di Sestino-Badia Tedalda e
anzi di nominare appositamente con il prossimi anno un dirigente scolastico per
l'istituto "Voluseno". La posizione della Regione e della Provincia
faceva saltare i "carbonari" progetti già predisposti tanto che la
conferma dell'autonomia veniva votata alla unanimità, Sestino e Badia Tedalda
compresi. La lungimiranza della Regione - che sempre aveva riconosciuto
soluzioni "in deroga" per situazioni particolari- aveva scombinato i
piani dell'assessore Santi, che per primo doveva essere entusiasta di una
impensata - da parte sua – proposta regionale. Questa "prodigalità"
regionale produce un effetto rifiuto, per cui viene indetta di corsa un'altra
riunione della Conferenza zonale per lunedì 29 ottobre, al fine di rivedere
l'unica deliberazione adottata nella precedente conferenza. Sestino partecipa e
– invero insieme a Badia Tedalda - rifiuta l'autonomia del proprio istituto e
viene deciso un accorpamento con Anghiari. Comune apprezzato, ma che non
confina neanche con Sestino o Badia Tedalda: perché allora non aggregarsi con
Belforte o Piandimeleto, a 11 km nelle vicine Marche?
La minoranza consiliare, di fronte a questa evidente mancanza di amore per le
proprie scuole, e alla palese scarsa attenzione che l'attuale amministrazione
riserva ad essa, confermata da una serie di atteggiamenti ( diminuzione del 5
ore di "tempo scuola"; decisione dell'assessore Santi di cancellare
il sabato per la scuole dell'Infanzia...), ha esaltato, invece, il ruolo che
riveste - come anima di una comunità e centro formativo dei nostri figli - una
scuola radicata nel territorio, non chiusa in se stessa ma dialogante anche con
altre realtà, così come da tempo l'Istituto faceva. Un fatto così importante-
sottolinea la minoranza- non è stato comunicato o discusso né con gli
insegnanti, né con i genitori, né in consiglio comunale, e a tutt'oggi i
"passaggi" e i "risultati" sono solo dovuti al passaparola.
Non solo: è manifesto un maldestro tentativo giustificativo, asserendo
l'assessore Santi in consiglio comunale- che l'autonomia era già persa, in
quanto c'era una reggenza. Confusione: l'Istituto era andato in reggenza
quest'anno ( durante il "regno" di Santi") ma non l'autonomia,
che è cosa diversa. E la rinuncia è senza alcuna motivazione seria.
Con questo atto l'Istituto di Sestino non acquista almeno tre posti di lavoro:
il dirigente, il segretario e un applicato; perde consistenze di bilancio, che
comunque verrà gestito realisticamente da Anghiari; i genitori e gli insegnanti
di Sestino avranno un peso minimale nella gestione della scuola e dovranno
andare oltre il Tevere per le riunioni di rito. Rifiutare una offerta così
importante – ha sottolineato la minoranza – è atto grave, dimostra l'incapacità
di cogliere le occasioni storiche e di affermare attaccamento al proprio paese
e alla scuola. "Chiediamo le dimissioni dell'assessore Santi Walter- ha
concluso in un documento la minoranza". Oggetto che sarà messo all'Odg del
prossimo consiglio comunale.(Gruppo consiliare Insieme per Sestino da Saturno Notizie)
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