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    domenica 4 novembre 2012

    L'autolesionismo dell'amministrazione comunale di Sestino, ha spento un'altra candelina: è morta l'autonomia dell'Istituto Comprensivo "L. Voluseno"


    "Tutto ciò evidenzia la mancanza di amore per le proprie scuole, e alla palese scarsa attenzione che l'attuale amministrazione riserva ad essa"La minoranza consiliare di Sestino, al consiglio comunale del 31 ottobre, ha chiesto le dimissioni dell'assessore alla istruzione Walter Santi. L'autolesionismo della amministrazione comunale, infatti, ha spento un'altra candelina: è morta l'autonomia dell'Istituto Comprensivo "L. Voluseno". Ciò è avvenuto con una situazione tragicomica, dove politica, campanilismi e soprattutto mancanza di attenzione per la scuola, assenza di qualsiasi trasparenza e assoluta disinformazione hanno raggiunto una situazione surreale, da richiedere una "terapia di gruppo". La conferenza zonale del 24 ottobre era stata preceduta da incontri "politici" tra Sestino, Badia Tedalda, Pieve S.Stefano e Caprese Michelangelo, dove era stato definito il progetto di riordino delle scuole dei quattro Comuni: un maxi-istituto di montagna, da Caprese a Sestino, con sede a Pieve S.Stefano. Ma durante i lavori della conferenza- che mette sempre in risalto, oltre alle esigenze scolastiche, appetiti vari soprattutto per le dirigenze- veniva fatto presente dall'assessore provinciale Mezzetti Panozzi che la Regione Toscana, e quindi la stessa Provincia di Arezzo, erano disposte a confermare l'autonomia dell'Istituto Comprensivo di Sestino-Badia Tedalda e anzi di nominare appositamente con il prossimi anno un dirigente scolastico per l'istituto "Voluseno". La posizione della Regione e della Provincia faceva saltare i "carbonari" progetti già predisposti tanto che la conferma dell'autonomia veniva votata alla unanimità, Sestino e Badia Tedalda compresi. La lungimiranza della Regione - che sempre aveva riconosciuto soluzioni "in deroga" per situazioni particolari- aveva scombinato i piani dell'assessore Santi, che per primo doveva essere entusiasta di una impensata - da parte sua – proposta regionale. Questa "prodigalità" regionale produce un effetto rifiuto, per cui viene indetta di corsa un'altra riunione della Conferenza zonale per lunedì 29 ottobre, al fine di rivedere l'unica deliberazione adottata nella precedente conferenza. Sestino partecipa e – invero insieme a Badia Tedalda - rifiuta l'autonomia del proprio istituto e viene deciso un accorpamento con Anghiari. Comune apprezzato, ma che non confina neanche con Sestino o Badia Tedalda: perché allora non aggregarsi con Belforte o Piandimeleto, a 11 km nelle vicine Marche? La minoranza consiliare, di fronte a questa evidente mancanza di amore per le proprie scuole, e alla palese scarsa attenzione che l'attuale amministrazione riserva ad essa, confermata da una serie di atteggiamenti ( diminuzione del 5 ore di "tempo scuola"; decisione dell'assessore Santi di cancellare il sabato per la scuole dell'Infanzia...), ha esaltato, invece, il ruolo che riveste - come anima di una comunità e centro formativo dei nostri figli - una scuola radicata nel territorio, non chiusa in se stessa ma dialogante anche con altre realtà, così come da tempo l'Istituto faceva. Un fatto così importante- sottolinea la minoranza- non è stato comunicato o discusso né con gli insegnanti, né con i genitori, né in consiglio comunale, e a tutt'oggi i "passaggi" e i "risultati" sono solo dovuti al passaparola. Non solo: è manifesto un maldestro tentativo giustificativo, asserendo l'assessore Santi in consiglio comunale- che l'autonomia era già persa, in quanto c'era una reggenza. Confusione: l'Istituto era andato in reggenza quest'anno ( durante il "regno" di Santi") ma non l'autonomia, che è cosa diversa. E la rinuncia è senza alcuna motivazione seria. Con questo atto l'Istituto di Sestino non acquista almeno tre posti di lavoro: il dirigente, il segretario e un applicato; perde consistenze di bilancio, che comunque verrà gestito realisticamente da Anghiari; i genitori e gli insegnanti di Sestino avranno un peso minimale nella gestione della scuola e dovranno andare oltre il Tevere per le riunioni di rito. Rifiutare una offerta così importante – ha sottolineato la minoranza – è atto grave, dimostra l'incapacità di cogliere le occasioni storiche e di affermare attaccamento al proprio paese e alla scuola. "Chiediamo le dimissioni dell'assessore Santi Walter- ha concluso in un documento la minoranza". Oggetto che sarà messo all'Odg del prossimo consiglio comunale.(Gruppo consiliare Insieme per Sestino da Saturno Notizie)

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