"I Comuni montani costretti a camminare con le proprie gambe"
I territori marginali – alludiamo ovviamente ai Comuni di Badia Tedalda e
Sestino - hanno problemi di lunghe distanze chilometriche che li separa dai
grossi centri; di certo, nessuno pensa che in questi luoghi ci vive tanta
gente. E allora? "I Comuni di confine, devono essere capaci di camminare
da soli con le proprie gambe, basta saper sfruttare al meglio le poche risorse
che mette a disposizione l'ambiente", sottolinea il sindaco di Badia
Tedalda , Fabrizio Giovannini, nella sua veste di assessore alle Attività
Produttive dell'Unione dei Comuni. "Abbiamo fiumi e boschi da pulire con
l'impegno da parte di tutti, compreso le istituzioni – aggiunge Giovannini - le
quali devono farsi promotrici di qualsiasi iniziativa pur di creare lo spazio a
chi vuole lavorare. L'importante è far emergere alla luce i problemi delle
realtà montane e non fingere che questi non esistono: la scuola, la viabilità e
le politiche socio-sanitarie sono problemi che devono rimbalzare sui
tavoli per trovare una via di uscita. Dal prossimo anno – conclude Giovannini -
anche il nostro Comune entra nel patto di stabilità, per mantenere gli stessi
servizi bisogna fare leva sullo sportello unico (SUAP) della neonata Unione dei
Comuni, la quale non deve far mancare il proprio sostegno a chi è
veramente in difficoltà nell'erogare servizi. Fino ad oggi, lo sportello unico
è limitato solo alla polizia municipale e il sociale, ma si spera che a breve
altri servizi entrino nella forma associata. Lo sforzo è enorme, però bisogna
crederci, se si vuole sopravvivere anche in montagna". (Saturno Notizie)
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