Presidente della Regione Enrico Rossi: “Patto contro rischio-default dei piccoli Comuni”
Neve “salata” quella caduta in modo eccezionale a cavallo fra gennaio e febbraio anche in Toscana. Le precipitazioni nevose del 31 gennaio e del 7 febbraio hanno infatti causato, sui territori di 150 Comuni toscani, danni per un totale di 25 milioni in 9 delle 10 province (l’unica a non essere colpita è Massa-Carrara) con particolare intensità sui territori di Grosseto, Arezzo e Siena.
In provincia di Siena le scuole sono state costrette a chiudere per 11 giorni a Castiglione d’Orcia, per 9 giorni a Abbadia San Salvatore e a Montalcino per 6 giorni. In provincia di Arezzo particolarmente colpite le zone della Valtiberina e del Casentino (soprattutto Anghiari, Chiusi della Verna e Sansepolcro), e i Comuni di Badia Tedalda e Sestino. I Comuni più colpiti in provincia di Grosseto sono stati Castell’Azzara (per 10 giorni e scuole sono rimaste chiuse), Massa Marittima (13 abitati isolati per 4 giorni), Sorano (oltre 60 famiglie isolate per 4 giorni), e le zone dell’Amiata e delle colline metallifere.
“Si tratta soprattutto di piccoli Comuni – spiega il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che questa mattina ha incontrato, insieme alla Protezione civile regionale, tutti i sindaci delle zone colpite – e l’aspetto allarmante è che sono molte le amministrazioni locali a rischio di default rispetto a questo imprevisto nuovo colpo su una finanza locale già fortemente compromessa”.
Cinque milioni se ne sono andati, nel complesso dei territori toscani, per gli interventi straordinari legati all’emergenza immediata; altri 20 sono riferiti, secondo una stima, a infrastrutture e immobili, pubblici e privati, danneggiati. In più sono da calcolare i danni alle attività produttive e, in particolare, all’agricoltura.
“Ho preso l’impegno – sottolinea Rossi – di portare in Conferenza Regioni questa situazione anche perché le Regioni colpite sono in tutto 11 e le esigenze dei piccoli Comuni toscani sono ripetute ovunque. Credo sia necessaria una forte pressione sul Governo in vista di uno specifico “patto istituzionale” che consenta a queste realtà di ripartire: un patto che chiami ad un impegno tutte le istituzioni, dal Governo alla Regione, dalle Province ai Comuni, affinché ciascuno faccia la sua parte e i più deboli non siano lasciati soli”.
In Toscana Enrico Rossi si farà inoltre portavoce di una particolare esigenza con Enel: uno dei problemi maggiori in seguito alle grandi nevicate è stato, infatti, quello dei black-out nelle forniture di energia elettrica. “E’ necessario – conclude Rossi – un confronto fra Regione, Province ed Enel sugli investimenti occorrenti e su quelli previsti per adeguare le infrastrutture in modo che eventuali nuove precipitazioni nevose nei prossimi anni non vedano, almeno, il ripetersi di interruzioni nella fornitura di energia elettrica”. (SienaFree.it)
In provincia di Siena le scuole sono state costrette a chiudere per 11 giorni a Castiglione d’Orcia, per 9 giorni a Abbadia San Salvatore e a Montalcino per 6 giorni. In provincia di Arezzo particolarmente colpite le zone della Valtiberina e del Casentino (soprattutto Anghiari, Chiusi della Verna e Sansepolcro), e i Comuni di Badia Tedalda e Sestino. I Comuni più colpiti in provincia di Grosseto sono stati Castell’Azzara (per 10 giorni e scuole sono rimaste chiuse), Massa Marittima (13 abitati isolati per 4 giorni), Sorano (oltre 60 famiglie isolate per 4 giorni), e le zone dell’Amiata e delle colline metallifere.
“Si tratta soprattutto di piccoli Comuni – spiega il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che questa mattina ha incontrato, insieme alla Protezione civile regionale, tutti i sindaci delle zone colpite – e l’aspetto allarmante è che sono molte le amministrazioni locali a rischio di default rispetto a questo imprevisto nuovo colpo su una finanza locale già fortemente compromessa”.
Cinque milioni se ne sono andati, nel complesso dei territori toscani, per gli interventi straordinari legati all’emergenza immediata; altri 20 sono riferiti, secondo una stima, a infrastrutture e immobili, pubblici e privati, danneggiati. In più sono da calcolare i danni alle attività produttive e, in particolare, all’agricoltura.
“Ho preso l’impegno – sottolinea Rossi – di portare in Conferenza Regioni questa situazione anche perché le Regioni colpite sono in tutto 11 e le esigenze dei piccoli Comuni toscani sono ripetute ovunque. Credo sia necessaria una forte pressione sul Governo in vista di uno specifico “patto istituzionale” che consenta a queste realtà di ripartire: un patto che chiami ad un impegno tutte le istituzioni, dal Governo alla Regione, dalle Province ai Comuni, affinché ciascuno faccia la sua parte e i più deboli non siano lasciati soli”.
In Toscana Enrico Rossi si farà inoltre portavoce di una particolare esigenza con Enel: uno dei problemi maggiori in seguito alle grandi nevicate è stato, infatti, quello dei black-out nelle forniture di energia elettrica. “E’ necessario – conclude Rossi – un confronto fra Regione, Province ed Enel sugli investimenti occorrenti e su quelli previsti per adeguare le infrastrutture in modo che eventuali nuove precipitazioni nevose nei prossimi anni non vedano, almeno, il ripetersi di interruzioni nella fornitura di energia elettrica”. (SienaFree.it)
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