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    giovedì 30 dicembre 2010

    Montedoglio, la piena del Tevere ha raggiunto Perugia


    di Ivano Porfiri
    Ha raggiunto la zona dei Ponti, a Perugia, la piena che scende dall’Altotevere dopo la rottura della paratia della diga di Montedoglio. Gli allagamenti sono ancora circoscritti ai campi e alle strade intorno al Tevere, ma la situazione viene tenuta sotto osservazione minuto dopo minuto.
    Problemi sulle strade Intanto la polizia stradale segnala problemi di viabilità al confine tra Umbria e Toscana. Molti tratti di strade statali e provinciali nella zona tra Arezzo, Sansepolcro e Città di Castello sono stati già chiusi in quanto allagati dal Tevere in piena o a rischio di essere invasi dall’acqua. Per gli automobilisti provenienti dalla E45 e diretti ad Arezzo, la polstrada consiglia dunque di percorrere la statale 221 che passa per Monterchi.
    Flusso dalla diga si riduce Si è progressivamente ridotto nel corso della notte il flusso di acqua dalla falla apertasi ieri sera alle 20.45 circa, a una paratia laterale della diga di Montedoglio, nel comune di Sansepolcro (Arezzo). Ora a preoccupare è il Tevere. Intorno alle 6.30 la piena ha superato il centro abitato di Pierantonio, alle 8 ha raggiunto Ponte Felcino. Non c’è una vera ondata di piena, dicono dalla centrale operativa i vigili del fuoco, ma un flusso crescente che dovrebbe raggiungere il picco intorno alle 10.30, anche se non sono previste esondazioni gravi. Tutti i ponti vengono costantemente monitorati.
    Circa 300 sfollati Sono oltre 300 gli sfollati, la maggior parte dei quali nelle frazioni di Santa Fiora, Gricignano, Il Trebbio e Vannocchia, a Sansepolcro, ma un centinaio anche intorno al Tevere in Umbria, come nella frazione di Piosina di Città di Castello. In Umbria – come riferisce la centrale operativa della protezione civile attivata in Regione – sono stati allagati i terreni intorno al fiume, qualche sporadica abitazione nella zona alluvionale mentre è ancora allagata la strada che da Lerchi va a Pistrino.
    Allarme sta rientrando Secondo il vicesindaco di Sansepolcro, Simone Mercati, «l’allarme sta rientrando e nelle prossime ore gli sfollati potrebbero già tornare nelle loro abitazioni». L’allontanamento dalle case è stato deciso nella notte a causa dell’innalzamento del livello del fiume Tevere, dove si stava riversando l’acqua fuoriuscita dalla frattura avvenuta alla diga. Attualmente, secondo la protezione civile regionale, dall’invaso stanno ancora uscendo circa 200 metri cubi di acqua al secondo, ma al momento della frattura, ieri sera, l’invaso sversava anche fino a 600 metri cubi: il livello della diga è calato, dicono i tecnici di Sansepolcro, di almeno due metri e serviranno altre 7-8 ore per poter calare ulteriormente l’acqua e verificare i danni subiti dalla struttura.
    Ponti sul Tevere chiusi Da quanto riferisce l’amministrazione di Sansepolcro tutti i ponti lungo il fiume Tevere dalla località aretina a Città di Castello, in Umbria, sono chiusi per precauzione. Ma secondo la protezione civile toscana la piena del Tevere ha già superato anche Città di Castello, senza provocare particolari danni se non esondazioni sparse non importanti. «L’acqua continua a calare dalla diga e anche il livello del Tevere si sta abbassando. L’allarme sta rientrando», dice il vicesindaco Mercati aggiungendo che «solo a partire dal pomeriggio e nei prossimi giorni sarà possibile cominciare a verificare i danni subiti dalla diga e capire se le strutture dei ponti lungo il Tevere sono state danneggiate».
    Vigili del fuoco in allerta a Città di Castello e Umbertide Massiccio l’impegno dei vigili del fuoco, ancora dislocati in zona per la verifica dell’asta del Tevere in prossimità dei centri abitati. I vigili del fuoco sono inoltre presenti presso il la sala operativa organizzata in Prefettura e presso i Comuni di Città di castello e Umbertide. Già a partire dalle ore 20.45 circa di ieri il personale del comando di Perugia è stato attivato con l’invio in zona da subito di cinque squadre operative con dieci mezzi a cui si sono aggiunti altre unità richiamate in straordinario e personale fatto pervenire da altre regioni ed esattamente: da Firenze 12 unita’ (tra cui saf e sommozzatori) e 5 automezzi dislocati nella zona di Città di Castello; da Pisa 5 unita’ (saf) e 4 automezzi dislocati nella zona di Città di Castello; da Ancona 9 unità e 4 automezzi dislocati nella zona di Città di Castello; da Roma 10 unità e 6 automezzi dislocati nella zona di Umbertide\Pierantonio; da Terni 9 unità e 4 automezzi dislocati nella zona di Umbertide\Pierantonio; da Rieti 8 unita’ e 3 automezzi dislocati nella zona di Umbertide\Pierantonio. Dal centro operativo nazionale dalle prime ore dell’alba è stata prevista la dislocazione in zona di due elicotteri per effettuare ricognizioni operative in zona.(Umbria24.it)
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