Un progetto che coinvolge Marche, Emilia
Romagna, Toscana e la Repubblica di San Marino
Il progetto interregionale 
"L'incanto  del Montefeltro", che  coinvolge  Marche,
Emilia Romagna, Toscana  e la Repubblica   di San  Marino,
con  una trentina  di Comuni,  lunedì 7 novembre ha fatto
tappa  a Sestino.  L'incontro  si è  svolto presso il palazzo
comunale, introdotto dal sindaco Marco Renzi,  che ha  ribadito
l'interesse di Sestino a collaborare perché "antica  terra 
feretrana", mentre è parte  attiva  del progetto, sia 
anche  una "terra"  di investimenti per un rilancio
delle  sue  attività e  delle  sue  peculiarità.
L'incontro è lo specchio  di una
metodologia  di lavoro, che intende ascoltare  direttamente  le
realtà locali e  coinvolgerle  convintamente. E che, con pazienza,
ha  saputo  avvicinare popolazioni, che, pur limitanee, spesso 
risultavano   "forestiere"  l'uno  all'altro. Ciò
è stato spiegato innanzitutto  dal presidente della  assemblea, 
il segretario di Stato  della "feretrana" 
Repubblica   di San Marino,  Giuseppe  Morganti, che 
ha  voluto  sottolineare anche il ruolo  del sindaco Renzi per
il coinvolgimento  della Regione Toscana.
Elaborato nel convegno svoltosi a
Damagnano - Repubblica  di  San Marino - il 19 ottobre, negli
incontri zonali viene  sottoposto alla  discussione uno schema 
progettuale riassunto in 10 capitoli, che  vanno dall'essere una
piattaforma istituzionale  per valorizzare le autonome iniziative
culturali, sociali ed imprenditoriali  dei soggetti  del territorio,
al superamento  delle frammentazioni che hanno impedito negli anni
lo  sviluppo delle potenzialità culturali ed economiche   dello
stesso.
Se  i punti  di partenza e 
gli obiettivi  sono chiari - è stato  spiegato -  i 
contenuti e le strategie devono maturare ,  con una mentalità nuova,
attraverso franchi dibattiti, processi  di partecipazione e
co-progettazione  con i cittadini, le imprese e i soggetti  del terzo
settore..
Un dato è certo, ha  spiegato 
Fabio Donato, docente  alla università  di Ferrara; siamo un
territorio tra i più belli e più ricchi  di storia   d'Italia ma
purtroppo anche uno  dei meno esplorati. Non  abbiamo fatto
"sistema".
Nel folto dibattito, molti  gli
argomenti  e  gli interventi. Ma  il sottofondo si può
riassumere in un "cambio  di passo", partendo, cioè,  da
modelli di riferimento da cambiare: non  bastano grandi  eventi 
con soldi pubblici e  attendere i risultati. "Ruolo delle
amministrazioni- ha concluso infatti  Fabio Donato- non è tanto creare
l'evento ma le  condizioni per  agire . E c'è  anche una 
geografia paesaggistica e  culturale spesso  disallineate, mentre la
riconoscibilità di un territorio viene dalla  geografia 
culturale  dell'insieme".
La  stessa Urbino, ha  spiegato
il vicesindaco   Robertto Cioppi, ritiene fondamentale la  sua
partecipazione al progetto. "Siamo  "Città d' Arte"  e
Università  di Studi ma  ciò non basta, da  soli non possiamo
affrontare  le nuove   sfide. Crediamo nella passione,
nella  visione , nella  visuale, nella  ragione. Non basta 
aumentare il turismo ma creare imprenditorialità giovanile, superando la
"monocultura" per una "pluricultura", che unisca 
tante conoscenze".
Il sindaco  di Frontino ha
chiesto  a chiare lettere che è tempo-  ad esempio – che  si
superi la "dislessia" di un'area, quale  quella  del Sasso
di Simone, ancora  divisa tra un parco interregionale  e una Riserva
Naturale di origine  provinciale.
L'Unione   dei Comuni della
Valtiberina  era rappresentata  dal nuovo  dirigente Marco 
Montini, che, nel prendere  atto dell'iniziativa, sottolineava il ruolo
possibile  della vallata  toscana e quindi la utilità  di
interrelazioni tra le  varie  vallate, illustrando alcune 
iniziative già avviate.
La Pro Loco  di Badia 
Tedalda,  con un intervento di Luca  Gori, sottolineava la
eccellente  crescita   del turismo nel  Comune  
dell'Alpe  della Luna, con iniziative   ben oltre il
"locale". Lo  sviluppo  complessivo – sottolineava – è
possibile  anche  con il superamento innanzitutto delle 
barriere tra le varie  associazioni, tra il pubblico  e il privato,
con la valorizzazione    dei prodotti  e  delle
peculiarità locali, delle quali il territorio è ricco.
L'incontro si è concluso  con una  visita guidata  dal
sindaco Renzi al locale museo  archeologico, da mettere subito in rete per
un sistema museale interregionale
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
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