I consiglieri regionali dell'Udc
lanciano l'idea di un marketing turistico che associ alle bellezze culturali,
naturalistiche e storiche, un territorio ad impatto zero, che produce più
energia verde di quanta ne consumi
Parco eolico, Pasini e Tonielli:
"La Valmarecchia diventi una green valley"
„
Un parco con aerogeneratori di grande taglia, e dall’altezza notevole, ma
al tempo stesso l’unico sostenibile economicamente e redditualmente per potere
garantire impatti positivi, sia sotto l’aspetto della produzione energetica (si
parla di produzione sufficiente a soddisfare il bisogno di 46 mila cittadini)
sia per i benefici compensativi da reinvestire
per i prossimi venticinque anni
sul territorio, come messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico,
risistemazione strade , implementazione di servizi, investimenti per il
recupero - manutenzione del patrimonio culturale e sgravi fiscali per imprese e
cittadini. E’ evidente che sorge spontaneo il dubbio di quanto un impianto di
questo genere possa impattare sulle economie esistenti, e su un eventuale
futuro sviluppo turistico. E da qui nasce
immediata l’idea di un possibile felice connubio tra turismo e
tecnologia dell’energia e dell’ambiente. L’idea, cioè, di un marketing
turistico che associ alle bellezze culturali, naturalistiche e storiche, un territorio ad impatto zero,
che produce più energia verde di quanta ne consumi. Un luogo dove l’aspetto
ambientale viene garantito in sicurezza,
grazie allo sfruttamento della “risorsa vento”. Un impianto che sicuramente, se
ben strutturato e gestito, potrà, come succede in tanti paesi ad economia
avanzata del mondo, portare visitatori e turismo ambientale e quindi lavoro e
opportunità.
“L’idea – sottolineano Andrea
Pasini segretario regionale UdC e
Fabiano Tonielli consigliere comunale di Cdx a Casteldelci - è quella della green valley. A questa visione,
si affianca quella della proprietà dell’investimento, che sarà, prima fra tutte
in Italia, aperta all’azionariato diffuso, quindi lontana dall’esclusivo
investimento e sfruttamento della risorsa da parte dei colossi dell’energia. Si
tratterà del parco eolico dei cittadini! A questo punto occorre fare un salto
di qualità culturale, che sottragga consenso
al cosiddetto “partito del no assoluto”. Quello che si presenta ogni
qualvolta dai territori nascono proposte “troppo” lungimiranti; un partito dei
“mestieranti del ricorso e della protesta” e soprattutto della disinformazione,
generatrice di paure a discapito degli interessi dei cittadini e del lavoro.
L’appello – concludono Pasini e Tonielli - ora non può che essere rivolto alle
istituzioni, che devono offrire una giusta informazione su questo investimento,
e che hanno il dovere di confrontarsi senza steccati ideologici, su
un’opportunità da ben giocare e rivolgere all’interesse generale della
collettività. E i cittadini, a loro
volta, debbono sentire il dovere di
interessarsi e pretendere informazioni precise e corrette per poter pesare
nelle decisioni. Da questa “battaglia” dipende il nostro futuro e quello delle
generazioni a venire”.
“
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