Malore in carcere per padre Gratien Alabi: oltre
all’interrogatorio in programma oggi, è saltato anche l’incidente probatorio
con il pizzaiolo etiope Dawit, che avrebbe dovuto tenersi ieri mattina, 27
luglio
È saltato l’incidente probatorio sulla deposizione del
pizzaiolo etiope Dawit e l’amico gahanese Romeo, in programma per ieri mattina
27 luglio, cui avrebbe dovuto presenziare anche padre Gratien Alabi. Il giovane
etiope, infatti, non si è presentato all’appuntamento in tribunale con il gip
Piergiorgio Ponticelli perché “avrebbe perso il treno a Roma”, e nemmeno il
religioso congolese in quanto, lo ha confermato ieri il suo avvocato, Francesco
Zacheo, colpito da improvvise coliche renali. Sentito invece ieri solo Romeo,
l’amico di Dawit, che ha confermato di avere prestato il suo cellulare al
pizzaiolo etiope che, rimasto senza credito nel suo, aveva necessità di
richiamare il numero da cui aveva ricevuto l’sms “Non mi hai risposto sono
andata via col marocchino di Gubbio”.
“Il mio assistito ha saltato l’udienza in tribunale per
problemi di salute, ma ora sta meglio” – così il legale interpellato dai
microfoni di “Estate in diretta” – “Ha firmato la rinuncia senza sapere cosa
stava facendo …”. Il sacerdote congolese, in carcere dal 23 aprile perché
accusato dell’omicidio di Guerrina Piscaglia, oggi avrebbe dovuto rilasciare
dichiarazioni spontanee al pm Marco Dioni ma l’interrogatorio è stato rinviato
a data da definirsi, per la morte del padre del sostituto procuratore che
conduce l’inchiesta sulla scomparsa della casalinga di Ca’ Raffaello.
E se l’incidente probatorio al pizzaiolo etiope Dawit è
stato fissato per il prossimo giovedì 30 luglio, l’interrogatorio a padre
Gratien, invece, potrebbe addirittura slittare a settembre.
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