Da quando la notizia ha cominciato a
circolare sui media nazionali, la zona di Ca' Raffaello è come divenuta di
attrazione turistica
Inutile ripetere che il caso di Guerrina Piscaglia, la
50enne di Ca' Raffaello scomparsa dallo scorso 1° maggio, sta tenendo con il
fiato sospeso tutt'Italia. Diverse sono le persone che giungono quasi
quotidianamente nel piccolo paese al confine tra Valtiberina e Valmarecchia in
questo periodo. Questo fenomeno in gergo viene definito come "turismo
dell'orrore": cioè quando una morte, ma anche una scomparsa diventa una
vera e propria attrazione turistica. E allora abbiamo sentito l'opinione di alcuni
locali presenti nella zona di Badia Tedalda per capire se in questo anno c'è
stato realmente più movimento: ricordiamo che queste località, in particolare
durante i mesi estivi, sono piuttosto frequentate dagli amanti delle due ruote.
Ma andiamo in ordine. "Nella mia struttura – afferma Alessandro Dori,
titolare dell'agriturismo Pian di Botta – ha soggiornato per una notte la
troupe Rai che ha praticamente occupato l'interno immobile. Certo, qualcuno fa
delle domande sul caso di Guerrina ma forse non riescono a collegare che ci
troviamo all'interno dello stesso Comune". Ca' Raffaello è una sorta di
isola amministrativa: frazione di Badia Tedalda, ma in un altro territorio.
"C'è comunque stato un bel movimento – aggiunge Domenico Gregori, titolare
del ristorante Il Sottobosco – e la gente fa tante domande: spesso telefona
anche nel mio locale per avere della curiosità, ma in particolare è tutta gente
di passaggio concentrata per lo più nel fine settimana". La situazione è
ben diversa proprio nel centro di Badia Tedalda. Il personale del bar, uno dei
pochi presenti, ha notato senza dubbio un incremento di presenze: giornalisti,
cameramen e anche in questo caso tanti "turisti della domenica" si
fermano a mangiare un panino, bere una bibita e fare tante domande. Insomma,
sulla zona di Badia Tedalda e Sestino così tanto movimento non lo avevano
davvero mai visto.(Fonte: Saturno Notizie).
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