Il
proscioglimento, ieri, di Antonio Logli, accusato dalla procura di Pisa
dell’omicidio della moglie Roberta Ragusa di cui non si hanno più notizie da
tre anni, “costituisce la riaffermazione di un fondamentale principio di
civiltà, prima ancora che giuridico, per il quale si può contestare a taluno
l’uccisione” di una persona “in quanto si disponga della certezza che la
presunta vittima sia morta non potendo sostituirsi a ciò la constatazione della
mera scomparsa, pena il regresso a canoni di giustizia sommaria lontani dalla
civiltà moderna”. Così l’avvocato Luca Fanfani, difensore di padre Gratien, il
frate indagato per la scomparsa nell’Aretino, ormai da dieci mesi, di Guerrina
Piscaglia. Su un’eventuale richiesta di arresto di padre Gratien, a parere di
Fanfani “ora diventa meno agevole. La sentenza di ieri costituisce realmente un
macigno sull’eventuale strada della richiesta di arresto di padre Graziano per
omicidio e distruzione del cadavere”. Intanto proseguono le indagini sulla
scomparsa di Guerrina Piscaglia: non sono escluse nuove battute di ricerca una
volta terminata l’ondata di forte vento e neve. (Fonte: ANSA)
martedì 10 marzo 2015
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