"Mi lascia
perplessa il pensiero che un sindaco possa non rendersi conto delle difficoltà
della propria giunta"
Nella Serata di venerdì 30 Gennaio, prima della seduta consigliare ho
rimesso, mio malgrado, nelle mani del sindaco le mie deleghe da assessore
Urbanistica e Territorio, Lavori Pubblici, Protezione Civile, Rifiuti e
Raccolta Differenziata. Della mia decisione ne ho data comunicazione anche a
tutto il consiglio comunale prima della discussione degli argomenti previsti
all'ordine del giorno. Le mie dimissioni si sono conseguentemente evolute nella
volontà di assumere la posizione di consigliere indipendente in seno allo
stesso consiglio, dove continuerò a svolgere il mio mandato con coerenza e
impegno, linearità e trasparenza. La sorpresa del Sindaco mi ha lasciata
perplessa soprattutto se penso ai toni raggiunti negli ultimi tempi. Mi lascia
altrettanto perplessa il pensiero che Un Sindaco possa non rendersi conto delle
difficoltà della propria Giunta. Con senso di responsabilità, correttezza,
umiltà ed impegno, ho messo a disposizione le mie competenze e la mia
professionalità, nell'intento di rendere un contributo nell'interesse del mio
paese. Purtroppo questa breve ma intensa esperienza da assessore mi ha portato
a riflettere sull'indirizzo dell'azione politica che l'Amministrazione intende
perseguire. Ritengo che i concetti di trasparenza e di partecipazione, dai
quali siamo partiti e che abbiamo tanto decantato all'inizio di questa
esperienza amministrativa, abbiano subito delle sfumature nelle quali non mi
riconosco. Condividere la vita amministrativa, parlare con la gente, tutta,
ascoltare opinioni, lo considero un dovere oltre che un impegno che mi sono
sentita di affrontare sin dall'inizio del mandato. La motivazione principale
della mia decisione risiede nella sensazione anzi, nella certezza fondata su
atti palesemente dimostrabili, di trovarmi estromessa dalla Giunta. Pertanto,
per le oggettive responsabilità che derivano dal mio mandato, non mi è stata
data altra scelta che quella di rimettere al Sindaco le mie deleghe. Le nostre
divergenze sono iniziate tuttavia perché Il mio ruolo e la mia formazione, non
mi hanno mai permesso di avallare una scelta come quella di spostare il
progetto delle case popolari, poiché privo di fondamenti oggettivi e tecnici, e
per questo sono stata tacciata di chissà quali dietrologie e
strumentalizzazioni e intrighi politici, soprattutto da chi, come me, dovrebbe
adoperarsi per una funzione pubblica condivisa. Da quel momento ho comunque
continuato nel lavoro di sempre, andando avanti nonostante le continue
difficoltà, e le continue ingerenze nei settori a me delegati e nonostante
l'esistenza di una aperta ostilità nei miei confronti da parte di taluni
amministratori. In questi mesi ho affrontato molti argomenti quali ad esempio
l'avvio di un progetto per l'ottimizzazione della raccolta dei rifiuti, il tema
della distribuzione del gas, le istanze promosse al Ministero dello Sviluppo
Economico per compensare il territorio e la popolazione dalla prossima
realizzazione del Metanodotto Foligno-Sestino-Minerbio, il mio contributo alla
redazione della delibera per la proroga dell'associazione i servizi all'unione
dei comuni ecc. anche se, ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto
realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui. Rimanere legata ad
un incarico che non è più la mia espressione significherebbe, almeno per me,
non tenere fede alla promessa fatta: quella di rappresentare al meglio i
Cittadini di Sestino e le loro aspettative. Da parte mia ritengo, con molta
serenità, di avere sin qui adempiuto ai miei doveri con onestà, offrendo la mia
disponibilità ai cittadini cercando di confrontarmi con ogni loro esigenza, con
disponibilità vera all'ascolto ed un impegno disinteressato. A coloro che mi
hanno mancato di rispetto e attaccato, auguro buon lavoro con la speranza che
sappiano fare del loro meglio e meglio di me, per il bene dei cittadini, e che
sappiano con fatti dimostrare ciò che finora hanno professato a parole.
Naturalmente auspico che, in ogni caso, questa mia decisione possa
contestualmente contribuire a far ritrovare più rapidamente, e con più certezze,
unità di intenti nell'intera maggioranza e nei miei, da ora, ex colleghi
consiglieri, a beneficio di una più solida governabilità e di una maggiore
efficacia amministrativa. Colgo l'occasione per ringraziare i dipendenti
comunali e soprattutto chi mi ha esortata a non mollare e chi mi ha invece
sostenuta in questa mia scelta perché conscio di un vecchio modo di
amministrare la cosa pubblica chiuso su se stesso. Voglio esprimere infine il
mio rammarico, profondo, per essere stata lasciata sola da parte di chi in
campagna elettorale mi ha sostenuto, nell'affrontare scelte e decisioni
importanti, le stesse persone che ora si permettono di criticare questa mia
scelta operando con le chiacchiere da bar piuttosto che con la comprensione e il
supporto. (Fonte:Saturnonotizie.it)
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