Sarà ascoltata il 9 febbraio la 22enne romena che
sosterrebbe di avere avuto rapporti sessuali con padre
Gratien, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina
Piscaglia da Ca
Raffaello nel comune di Badia Tedalda (Arezzo).
La giovane comparirà davanti
al Gip del Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli che ha accolto la
richiesta avanzata dal pm Marco Dioni che conduce le indagini. Lo stesso giorno
sarà sentito anche il venditore ambulante marocchino che il 30 aprile bevve una birra con
Guerrina, il marito e Padre Gratien ma che avrebbe smentito il frate circa la
sua presenza a Ca Raffaello il giorno successivo, ovvero il giorno della
scomparsa di Guerrina.
Agli interrogatori saranno
presenti gli avvocati di parte Luca Fanfani, che rappresenta Padre Gratien e
Francesca Faggiotto difensore di Mirko Alessandrini, marito di Guerrina,
indagato per false dichiarazioni al pm. Intanto prosegue il lavoro di analisi sui computer di Padre Gratien che contengono un vistoso volume di files.
Stando a indiscrezioni, pubblicate stamani dal quotidiano “La Nazione” in una
delle telefonate esaminate il religioso avrebbe detto in congolese al parroco,
padre Faustin, di essere convinto della morte di Guerrina.
Versione però che
contrasterebbe palesemente con l’appello lanciato due settimane fa alla
trasmissione “Chi l’ha visto” affinché la donna scomparsa torni a casa.
Incongruenze sarebbero emerse anche circa “zio Francesco”, il misterioso
personaggio che è convinzione della procura padre Gratien potrebbe essersi
inventato.
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