In queste sere c’è la possibilità di rivolgere
un «ciao!» all’astronauta italiana Samantha Cristoforetti mentre la Stazione
spaziale internazionale sfreccia sopra le nostre teste (ecco il link per seguirla passo passo). Infatti la Iss,
che orbita attorno alla Terra a circa 400 km d’altezza, sta effettuando una
serie di spettacolari passaggi sull’Italia, visibili a occhio nudo nelle prime
ore della sera, condizioni meteorologiche permettendo.
Giovedì 11
Due transiti particolarmente favorevoli
per le regioni del centro-nord si avranno nei giovedì 11 e sabato 13 dicembre,
poco dopo le 18. Come si può vedere dalla proiezione sulla superficie terrestre
dell’orbita (foto in alto), l’11 dicembre la Iss, provenendo dallo Stretto di
Gibilterra, passerà sopra Toscana ed
Emilia Romagna, dirigendosi poi verso la Croazia. In pratica, gli abitanti
delle regioni centrali e settentrionali vedranno la Iss sorgere sull’orizzonte
di sud-ovest, attorno alle 18,03, con l’aspetto di una stella molto brillante e
in rapido movimento. Di lì, dopo essere passata accanto al pianeta Marte,
distinguibile dalle altre stelle per il suo colore rossastro, la Iss si
solleverà nel cielo puntando verso est. Ma alle 18,08, durante la discesa verso
la linea dell’orizzonte orientale, la Stazione scomparirà improvvisamente a
causa del suo ingresso nel cono d’ombra della Terra.
Il transito di sabato 13 avrà caratteristiche analoghe, ma sarà più spostato verso
nord. In questo caso, come si può vedere qui di lato, la Iss, provenendo da
Spagna e Francia, attraverserà tutta la catena alpina, per proseguire la sua
corsa verso l’Est Europa e la Russia. Nubi permettendo, l’osservazione a occhio
nudo sarà particolarmente favorevole dalle regioni subalpine, a partire dalle
18, quando la Iss emergerà dall’orizzonte ovest, fino alle 18,05 quando
scomparirà verso est dopo avere attraversato le costellazioni dell’Aquila,
Cigno, Cefeo e Auriga.
A sud
I due passaggi descritti saranno pure
osservabili dalle regioni meridionali ma, data la maggiore distanza, la
Stazione orbitante apparirà meno brillante e più bassa sull’orizzonte,
comparendo a nord-ovest e scomparendo a nord-est. Passando dall’osservazione a
occhio nudo a quella con un semplice binocolo, purché di buona qualità e con il
fuoco ben regolato, si potrà apprezzare la struttura modulare della Iss che,
com’è noto, è costituita dall’unione di varie sezioni cilindriche e dei
pannelli solari, con dimensioni complessive di ben 72 x 108 metri
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