Sestino: il Parco di Ranco Spinoso; qualcosa non torna
Renzi "Operatori turistici non ci si può
improvvisare e la Pro Loco, purtroppo, attualmente non è strutturata
adeguatamente né è culturalmente attrezzata per gestire qualcosa di così
importante e particolare"Se il turismo è una carta da giocare nella crisi che attraversiamo,
Sestino può giocare una splendida realtà: il Parco faunistico di Ranco Spinoso.
Nato per iniziativa della Regione Toscana, quindi dato in gestione alla già
Comunità Montana Valtiberina, circa tre anni fa è stato richiesto in gestione
dal Comune di Sestino, che lo ha girato alla locale Pro Loco. Chiunque volesse contattare la Pro Loco per una visita
girerebbe a vuoto l'elenco delle pagine dell'elenco telefonico, il
"sito" del Comune, la voce "Parco faunistico". L'affluenza
dei visitatori – soprattutto scuole e famiglie - continua, infatti, per il
"passa parola", che non basta più. Ma non è più sufficiente neanche
portare a spasso i visitatori tra le "garitte" di avvistamento, le
querce secolari, i gruppi di caprioli, cervi, daini, mufloni, o sulle tracce
degli istrici, dei tassi, ecc., docili al richiamo della guida, appassionata e
competente. La Pro Loco, infatti, nonostante sommesse richieste in varie sedi,
si limita a incassare i biglietti e poco altro. Non c'è più un depliant, non
c'è un link nei "siti" turistici, anch'essi "defunti" prima
di essere avviati. Né viene comunicato nulla, perché il tutto è combinato
come "carboneria", se confrontiamo le "solari"
e continue attività promozionale e moderne sia di Badia Tedalda, sia
delle vicine realtà marchigiane e romagnole. Non mancherebbe la materia. E' un parco con animali
straordinari, fino ad ora guidati da un dipendente della ex-Comunità Montana,
richiamato dalla pensione. Le strutture di base per la visita all'interno, per
osservare o per avvicinare gli animali sono state concepite in maniera
funzionale, ma hanno bisogno di revisioni. Accanto agli aspetti faunistici,
sarebbero da valorizzare gli aspetti naturalistici, dalle piante che si
sviluppano sui mille metri, alle erbe, ai fiori. Quello che chiediamo - e che
chiedono visitatori e reclama la tecnica dell'"offerta"- è intanto un
moderno e aggiornato sistema di comunicazioni. Inoltre occorrono strutture
adeguate per ricevere e consentire lezioni didattiche in caso di maltempo
e comunque materiali didattici visitabili o consultabili in qualsiasi momento.
Aggiungere un "cartellino" esplicativo alle piante e alle erbe
lungo i sentieri di visita è altra cosa ormai acquisita ovunque ( ma non
a Ranco Spinoso). Operatori turistici non ci si può improvvisare e la Pro
Loco, purtroppo, attualmente non è strutturata adeguata né è culturalmente
attrezzata per gestire qualcosa di così importante e particolare. Perdere il
targhet costruito nel tempo, non aggiornarsi, significa decadenza di un settore
ritenuto primario, come il turismo,compreso quello naturalistico, che potrebbe
sposarsi a quello dei beni culturali abbondantemente presenti "in
loco": materia che purtroppo a Sestino ultimamente ha trovato non pochi
ostacoli. Chiediamo, perché vogliamo dimostrare la disponibilità a
collaborare come minoranza consiliare- che sia convocata una pubblica
assemblea della Pro Loco, insieme alla Amministrazione comunale e alla Unione
dei Comuni, ente che "in primis" mantiene la titolarità del Parco,
per ricostruire una immagine nuova e percorsi operativi appropriati. Ranco
Spinoso torni ad avere una attrattiva forte. Il capogruppo- Giancarlo Renzi
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