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    giovedì 5 dicembre 2013

    Sestino: il Parco di Ranco Spinoso; qualcosa non torna

    Renzi "Operatori turistici non ci si può improvvisare e la Pro Loco, purtroppo, attualmente non è strutturata adeguatamente né è culturalmente attrezzata per gestire qualcosa di così importante e particolare"Se il turismo è una carta da giocare nella crisi che attraversiamo, Sestino può giocare una splendida realtà: il Parco faunistico di Ranco Spinoso. Nato per iniziativa della Regione Toscana, quindi dato in gestione alla già Comunità Montana Valtiberina, circa tre anni fa è stato richiesto in gestione dal Comune di Sestino, che lo ha girato alla locale Pro Loco.
    Chiunque volesse  contattare la Pro Loco per una visita girerebbe a vuoto l'elenco  delle pagine  dell'elenco telefonico, il "sito" del Comune, la voce "Parco faunistico". L'affluenza dei visitatori – soprattutto scuole e famiglie - continua, infatti, per il "passa parola", che non basta più. Ma non è più sufficiente neanche portare a spasso i visitatori tra le "garitte" di avvistamento, le querce secolari, i gruppi di caprioli, cervi, daini, mufloni, o sulle tracce degli istrici, dei tassi, ecc., docili al richiamo della guida, appassionata e competente. La Pro Loco, infatti, nonostante sommesse richieste in varie sedi, si limita a incassare i biglietti e poco altro. Non c'è più un depliant, non c'è un link nei "siti" turistici, anch'essi "defunti" prima di essere avviati. Né viene comunicato nulla, perché  il tutto è combinato come "carboneria", se  confrontiamo  le "solari" e continue attività promozionale  e moderne sia di Badia Tedalda, sia delle vicine realtà marchigiane e romagnole.
    Non mancherebbe la materia. E' un parco con animali straordinari, fino ad ora guidati da un dipendente della ex-Comunità Montana, richiamato dalla pensione. Le strutture di base per la visita all'interno, per osservare o per avvicinare gli animali sono state concepite in maniera funzionale, ma hanno bisogno di revisioni. Accanto agli aspetti faunistici, sarebbero da valorizzare gli aspetti naturalistici, dalle piante che si sviluppano sui mille metri, alle erbe, ai fiori. Quello che chiediamo - e che chiedono visitatori e reclama la tecnica dell'"offerta"- è intanto un moderno e aggiornato sistema di comunicazioni. Inoltre occorrono strutture adeguate per ricevere e consentire lezioni  didattiche in caso di maltempo e comunque materiali didattici visitabili o consultabili in qualsiasi momento. Aggiungere un "cartellino" esplicativo alle piante  e alle erbe lungo i sentieri di visita è altra  cosa ormai acquisita ovunque ( ma non a Ranco Spinoso).
    Operatori turistici non ci si può improvvisare e la Pro Loco, purtroppo, attualmente non è strutturata adeguata né è culturalmente attrezzata per gestire qualcosa di così importante e particolare. Perdere il targhet costruito nel tempo, non aggiornarsi, significa decadenza di un settore ritenuto primario, come il turismo,compreso quello naturalistico, che potrebbe sposarsi a quello dei beni culturali abbondantemente presenti "in loco": materia che purtroppo a Sestino ultimamente ha trovato non pochi ostacoli.
    Chiediamo, perché vogliamo dimostrare la disponibilità a collaborare come minoranza  consiliare- che sia convocata una pubblica assemblea della Pro Loco, insieme alla Amministrazione comunale e alla Unione dei Comuni, ente che "in primis" mantiene la titolarità del Parco, per ricostruire una immagine nuova e percorsi operativi appropriati. Ranco Spinoso torni ad avere una attrattiva forte.
    Il capogruppo- Giancarlo Renzi

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